Valle di Cavedine, le iniziative per l’accoglienza dei profughi ucraini

Mariano Bosetti01/04/20222min
valle cavedine Ucraina 2 (2)


Anche in Valle di Cavedine si stanno moltiplicando le iniziative a favore della popolazione ucraina in collaborazione con associazioni umanitarie come la Caritas.
Si è iniziato con la raccolta di beni di prima necessità nei negozi della valle ed in queste settimane stanno aumentando gli sforzi per l’accoglienza dei numerosi profughi che stanno giungendo nel Trentino. Alcuni hanno trovato ospitalità presso conterranei residenti da tempo in valle, mentre ci si sta organizzando per ospitare piccoli nuclei familiari nelle canoniche, disponibili in quanto non sono più occupate dai sacerdoti, vista la loro carenza. A Calavino è stato messo a disposizione l’appartamento ricavato sul lato ovest dell’ex-casa colonica parrocchiale, mentre a Lasino l’appartamento della canonica, ristrutturata una decina d’anni fa, è stato messo a disposizione di due profughe con una bambina per le quali i volontari si stanno organizzando per le necessità quotidiane.
Il problema principale, però, è la lingua ma a Lasino c’è la disponibilità di Marina Chemotti che, conoscendo la lingua russa, si è messa a disposizione come interprete per rendere meno pesante il soggiorno degli ospiti. L’assessora alle attività culturali del comune di Cavedine, Eleonora Comai, in collaborazione con la biblioteca intercomunale della valle di Cavedine, ha organizzato una serata dal titolo “Ucraina: conosciamoci meglio”, un approfondimento storico-culturale sullo stato ucraino. L’incontro si svolgerà martedì 5 aprile con inizio alle 20,30, presso la sala riunioni della biblioteca e sarà introdotto da un approfondimento storico-politico a cura di Marcella Cerruti e, a seguire, l’intervento di alcuni profughi provenienti dalla città di L’viv (l’antica Leopoli), che aiuteranno a capire meglio le ragioni di questa guerra assurda.
Anche la biblioteca sta cercando di favorire l’approccio culturale alla questione ucraina con l’iniziativa “Nella mia biblioteca nessuno è straniero” mediante la presentazione di uno scaffale multiculturale con i nuovi acquisti di libri in lingua ucraina.

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