Nuova gestione dei rifiuti in Trentino, al via il percorso partecipativo
Sul tema rifiuti in Trentino nessuno può chiamarsi fuori: è partita con questo richiamo la presentazione della fase partecipativa del Quinto aggiornamento del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, accompagnato dal relativo Rapporto ambientale.
“Un momento importante di confronto e di avvio di collaborazione che vuole coinvolgere i Comuni, le Comunità, i territori, le categorie economiche e tutti i cittadini, in modo particolare i giovani, per pensare a come gestire nei prossimi anni i rifiuti, specialmente quelli che non possono essere riciclati dopo la raccolta differenziata, che a sua volta deve puntare a essere di maggiore qualità.
Il Quinto aggiornamento del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, elaborato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e approvato in via preliminare dalla Giunta provinciale lo scorso 30 dicembre, analizza la situazione attuale della gestione dei rifiuti urbani in Trentino, evidenzia le principali criticità, gli adeguamenti alle direttive europee e alla normativa nazionale (necessari anche ai fini dell’accesso ai finanziamenti UE) e indica gli obiettivi da raggiungere mediante precise azioni da implementare. Con l’approvazione preliminare è appunto iniziata la fase partecipativa del Piano, che stabilisce il termine del 23 marzo 2022 per la presentazione delle osservazioni pubbliche.
Gli obiettivi del piano
Riduzione della produzione
Gli ultimi dati disponibili (2019) indicano una produzione complessiva di rifiuti urbani di 448,1 kg per abitante equivalente all’anno e 82 kg per abitante equivalente all’anno di rifiuto indifferenziato: si vuole arrivare rispettivamente a 425 kg/ab eq e 80 kg/ab eq entro il 2025, tramite le azioni previste dal Piano stesso oltre che dal programma provinciale di prevenzione dei rifiuti e dal programma provinciale di riduzione degli imballaggi e dei prodotti monouso (allegati al Quinto aggiornamento).
Aumento della raccolta differenziata
Gli ultimi dati disponibili (2019) indicano una raccolta differenziata pari al 77,9% su scala provinciale, con sei bacini di raccolta sotto tale media: si vuole arrivare al 78% in ogni bacino di raccolta entro il 2024, e all’80% entro il 2028, tramite azioni facenti leva sulla tariffazione e sul sistema di raccolta porta a porta.
Miglioramento della qualità della raccolta differenziata
La raccolta del multi materiale, sostanzialmente imballaggi, presenta oggi il 24% di scarti, con punte superiori al 50% in taluni casi, la raccolta dell’organico ha una media del 6% di scarto con punte di oltre il 10%. Lo scarto della raccolta differenziata che nel 2019 è tornata in discarica supera il 10% degli stessi rifiuti: si vuole ridurre la percentuale dello scarto, tramite inserimento di un parametro di valutazione della qualità della raccolta differenziata (lo scarto abbassa la quota di rifiuto differenziato).
Gestione del rifiuto indifferenziato
Oggi restano 63.000 tonnellate di rifiuto residuo da gestire, attualmente in parte smaltito nelle due discariche residue provinciali e in parte portato a termovalorizzatori fuori Provincia. Il Piano dà dei vincoli precisi per non arrivare al riempimento in tempi rapidi della futura discarica di Ischia Podetti (catino nord). Nel catino nord della futura discarica di Ischia Podetti andrà smaltito solo il 6% del totale dei rifiuti urbani dell’anno precedente, recuperando tutto il rifiuto possibile come materia o energia e utilizzando la discarica solo in via residuale al recupero.
Uniformare la raccolta dei rifiuti
Oggi ci sono 11 bacini di raccolta, alcuni in regime tariffario altri in regime di tassazione. Ogni Gestore ha il proprio sistema di raccolta (stradale, porta a porta, misto, interrato) e attua diverse modalità di intercettazione e pagamento dello stesso rifiuto. Ad esempio, un ombrello o un paio di scarponi da sci vengono considerati rifiuti ingombranti per un territorio e quindi possono essere smaltiti solo se conferiti ai centri di raccolta, ma non vengono conteggiati in fattura, in altri territori sono invece considerati rifiuti indifferenziati e quindi conteggiati in bolletta e, se il contenitore lo permette, possono essere raccolti con i sistemi attivi di raccolta stradali o di porta a porta.
Sul piano APPA ha richiesto il parere a tutte le Comunità di Valle e a tutti i Comuni, chiedendo a questi ultimi di pubblicare l’avviso per 60 giorni per eventuali osservazioni, il cui termine scade il prossimo 23 marzo 2022.