Una cittadina di Arco esasperata: “Impossibile prenotare una visita medica al CUP”

Redazione22/01/20224min
ospedale santa chiara trento

 

Se da una parte troviamo l’eccellenza del sistema sanitario del Trentino, evidenziato dallo studio del prestigioso istituto universitario Sant’Anna di Pisa, dall’altra abbiamo le difficoltà quotidiane che i cittadini devono affrontare anche solo per prenotare una visita attraverso il numero telefonico del CUP.
La segnalazione ci arriva da una cittadina ormai esasperata per la lunga attesa che sta subendo per effettuare alcune visite specialistiche.
“Sto vivendo da molti mesi una situazione ormai senza risoluzione per me – ci scrive Daniela di Arco – con il servizio di prenotazione delle prestazioni mediche tramite CUP. Dall’estate 2021 ho la necessità di richiedere controlli e interventi di vario genere per me e mio figlio, tutti prescritti con impegnativa del medico di base. In tutte le occasioni ho sempre tentato la prenotazione online attraverso il sito, ma spesso alcune visite devono essere gestite solo al telefono.
Il primo intoppo si ha con la chiamata telefonica sia da fisso che da cellulare per il quale il servizio è a pagamento. In settembre ho fatto sette chiamate, con tempi di attesa di 20 minuti, per poi essere invitata a riprovare o lasciare il contatto telefonico per essere richiamata, spendendo 10 Euro senza ottenere nulla. Ma soprattutto senza essere mai ricontattata nei giorni successivi. Ho scritto anche una segnalazione sul form del sito, nessuna risposta. Ho scritto una mail, nessuna risposta.
Ho provato a chiamare da fisso e da cellulare nello stesso momento, a regime istituzionale, e già alle 8 di mattina la voce registrata dice “al momento lei è la 103esima in attesa”. E questa lunga lista di attesa è quasi uguale a tutte le ore. Logicamente per le visite in “libera professione” l’attesa è quasi nulla e quindi, per alcuni controlli non rimandabili, ho dovuto scegliere la visita a pagamento.
Ora mi trovo con una impegnativa emessa a giugno 2021, che era tra le non urgenti, che adesso la mia dottoressa ha sollecitato a fare, ma non volendo cedere alla possibilità obbligata di doverla effettuare in libera professione, non oso neanche immaginare quali tempi di attesa ci possano essere sia per parlare con qualcuno del CUP che per avere l’appuntamento.
Recentemente ho parlato con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Azienda Sanitaria lamentando il disservizio. Da più di dieci giorni hanno promesso di ricontattarmi, ma al momento nessuno si è fatto vivo.
Pur riconoscendo il periodo particolare che stiamo vivendo – conclude la cittadina arcense – credo che il sistema di accesso alle prenotazioni non sia più accettabile in questi termini. La stessa situazione era uguale anche l’estate scorsa, quando la pandemia era calata di intensità. Non capisco come sia possibile restare ore in attesa al telefono spendendo anche di tasca propria.
Mi chiedo come sia possibile uscire da questa situazione e quando si potrà fare realmente una visita non a pagamento, anche senza la pretesa di tempistiche brevi (l’impegnativa è del giugno 2021). Ormai sono esasperata, ho utilizzato tutti gli strumenti, telefono, online, lettere, segnalazioni, ma non sono mai stata ricontattata in alcun modo. Non so più cosa fare”.

 

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