Ferrovia Rovereto – Riva: “Opera fattibile per la quantità prevista di passeggeri”
Si è concluso in questi giorni lo studio di fattibilità della tratta ferroviaria di 15 chilometri fra Rovereto e Riva del Garda, dal quale emerge come il carico medio giornaliero si attesterebbe a circa 7mila passeggeri, con punte di 10mila passeggeri al giorno nei mesi di luglio e agosto. Si tratta di coefficienti di riempimento che giustificano la realizzazione di questa infrastruttura. Lo ha annunciato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, intervenuto nel corso della conferenza d’informazione dedicata al quadruplicamento della ferrovia del Brennero, promossa dal Consiglio provinciale e alla quale hanno preso parte anche gli amministratori locali interessati dall’opera.
Sul tema della circonvallazione ferroviaria di Rovereto, Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha finanziato uno studio di fattibilità, così come richiesto nei mesi scorsi dall’Amministrazione provinciale su proposta del Consiglio comunale della città. L’iniziativa è stata infatti inserita nel Documento strategico dell’infrastrutturazione ferroviaria, presentato alle Camere lo scorso 30 dicembre. Il finanziamento dello studio di fattibilità del bypass ferroviario di Rovereto “è un’ottima notizia – ha detto Fugatti – sintomo dei buoni rapporti che legano la Provincia autonoma di Trento, Rfi e le Amministrazioni del territorio, in un’ottica di sana collaborazione con l’obiettivo di portare importanti investimenti sul nostro territorio”. Oltre alla circonvallazione ferroviaria di Rovereto, come ha precisato il dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti Roberto Andreatta, il Documento strategico di Rfi prevede la redazione di studi di fattibilità anche per la tratta Primolano-Feltre e il collegamento tra l’aeroporto Catullo e il lago di Garda.
Il presidente Fugatti ha parlato anche della circonvallazione di Trento, sulla quale è in corso il Dibattito pubblico iniziato a dicembre e che si concluderà a breve: “Stiamo affrontando una sfida molto impegnativa con procedure e strumenti assolutamente innovativi. Come abbiamo avuto modo di dire anche nel corso dei diversi incontri, l’invito rivolto dalla Provincia a Rfi è stato di compiere un ulteriore sforzo affinché vengano tenute in considerazione le criticità messe in luce nel corso del percorso partecipativo in collaborazione anche con il Comune di Trento”. Il progetto, incluso nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e finanziato per 930 milioni di euro, sarà realizzato entro la fine del 2026 e rappresenta una grande scommessa oltre che un’occasione di crescita e sviluppo per il Trentino.