Delegazione albanese incontra la Provincia di Trento
Sono molto intense e in evoluzione, le relazioni tra l’Albania e il Trentino, in cui sono ben 5 mila 500 i residenti provenienti dal Paese delle aquile, di cui 3500 già con cittadinanza italiana. L’altro giorno il presidente Walter Kaswalder ha ricevuto a palazzo Trentini la visita di una delegazione della città di Lezha, che si trova a 46 chilometri da Tirana, vicino a Scutari.
Il sindaco Pjerin Ndreu è giunto a Trento assieme a Pashk Paloka, presidente della Camera di commercio del Municipio di Lezha (Alessio), e a Vjolica Lleshi, consigliera giuridica con l’Ue per il Parlamento albanese. Ad accompagnarli nella sede consiliare c’era Leonora Zefi, presidente dell’attiva associazione Teuta-Aps e componente anche della Commissione pari opportunità provinciale.
Ne è sortito un cordiale confronto tra due territori e uno scambio di vedute sulle molte opportunità di interscambio culturale, commerciale e imprenditoriale. La zona di Lezha sta crescendo molto, è un interesse centro turistico di mare e vanta molte peculiarità, come il museo dedicato a Giorgio Kastriota Skanderbeg, l’eroe che nel XV secolo bloccò l’avanzata degli ottomani verso l’Europa, di fatto salvandone la civiltà cristiana. “Qui c’è spazio per i vostri imprenditori che vogliano investire – ha detto Ndreu – e c’è manodopera giovane e motivata”.
Kaswalder per contro ha chiarito che il Trentino cerca operai e diversi tipi di professionalità in molti campi, il turismo e l’agricoltura in primis. La comunità albanese si è del resto inserita molto bene e c’è spazio per rafforzare davvero gli interscambi, naturalmente dentro la cornice dei flussi migratori che è competenza dello Stato e non dell’autonomia speciale provinciale.
Incontro proficuo, dunque, che fa seguito a quello recente con il territorio di Tuzla (Bosnia). Incontro che potrebbe essere foriero di positivi sviluppi concreti, come hanno auspicato entrambe le parti.