Museo Alto Garda, nuovi nomi per la presidenza?
Visto che i due Comuni capofila Arco e Riva del Garda non riescono a mettersi d’accordo per presidenza del Museo Alto Garda, si sono riaperti i termini per nuove candidature. Insomma, Vittorio Sgarbi non piace ad Arco, Riva su questo “non molla” ed ecco allora scattare la ricerca di altri nomi. Questo, in estrema sintesi, il “duello” tra i due maggiori Comuni della Busa per dare un nome alla presidenza del Museo Alto Garda, ma più che un nome un “qualcuno” che sappia risollevarne le sorti. E, almeno per Riva del Garda, il nome del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi era l’unico sul quale puntare decisamente. Solo che su Sgarbi, che di cultura è un “pozzo” unico di conoscenza, Arco ha da ridire sui suoi metodi. Insomma, è molto criticato per il suo modo schietto d’esprimersi, ecco. Ma la discussione è anche legata al fatto di avere un Museo di ambito locale, oppure si vuole dare in mano al noto critico l’arte il suo rilancio con mostre di più ampio respiro?
In stallo, oltre al nome del presidente, c’è anche tutto il Consiglio d’Amministrazione, con il ritiro dai nomi papabili di Roberto Ferrari, l’architetto che tanto piaceva al Comune di Arco. Oggi scadono i termini per presentare una candidatura fermo restando, fa sapere il sindaco di Riva Cristina Santi, che il nome di Sgarbi è sempre quello su cui Palazzo Pretorio punta per la presidenza.
Non resta che attendere, per sperare in un rilancio culturale del MAG dopo alcune stagioni abbastanza deludenti. Sarà Matteo Arcese, altro nome espresso dall’amministrazione Betta? O, forse, la figlia del professor Pignattari, figura che piace alla sindaca Santi, ma come membro del Consiglio d’Amministrazione?