100 anni: buon compleanno a Petrina Lorenzi!

Classe 1918, Petrina Lorenzi lunedì 26 marzo ha festeggiato un compleanno molto speciale, il centesimo, e contemporaneamente il cinquantesimo anniversario da cittadina rivana, essendosi trasferita in città nel 1968. Nella mattina ha ricevuto la visita dell’assessora Renza Bollettin, accompagnata dal parroco don Franco Pavesi, per i rituali auguri dell’Amministrazione comunale e, idealmente, di tutta la città.
Nata a Triste quando la terribile Prima guerra mondiale volgeva al termine, in una città particolarmente colpita anche in seguito da violenze di ogni tipo (la sua stessa famiglia durante il fascismo ha avuto il cognome italianizzato), Petrina è l’unica figlia di Pietro Lorenzi e Carla Pertot; il padre, infatti, morì in guerra poco dopo la sua nascita, e Petrina (il cui nome è stato scelto proprio in ricordo del padre) fu allevata dai nonni e dagli zii, mentre la mamma lavorava come guardarobiera sulle navi passeggeri, così da assicurarle il necessario per vivere.
La svolta e la separazione dalla città natale vengono con il matrimonio: Petrina sposa Ludwig Wagner, rappresentante di commercio in campo musicale, che segue nelle sue trasferte a Bolzano, Genova e poi nuovamente a Bolzano, fino all’approdo a Riva del Garda, nel 1968, nella casa di via Mazzano a Varone in cui ancora vive, lucida e autonoma, sorridente e attiva, assistita da Teresa.
Petrina ha accolto con gioia la visita dell’assessora, che le ha portato in dono un mazzo di fiori accompagnato dal biglietto di auguri firmato dal sindaco Mosaner. Alla più classica delle domande, quale il segreto di una vita così longeva (e nel suo caso, anche straordinariamente attiva e allegra), Pietrina non ha dubbi: «Mangiare tanto pesce e vivere sul mare», ha detto ridendo, aggiungendo poi, come fosse un motivo supplementare, che lei è animalista. Ha sempre avuto cani, gatti, uccelli, pappagalli, e il marito – aggiunge – «era peggio di me». Entrambi (lui è mancato nel 1974) sono ancora ricordati per essere stati lungamente attivisti dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali.
Petrina dedica una cura minuziosa a se stessa: alla sua salute (appena sente che qualcosa non va, subito interpella il medico e si affida con fiducia alla medicina), all’aspetto (ogni quindici giorni va dalla parrucchiera e il suo abbigliamento è sempre irreprensibile) e anche alla casa (in cui non mancano mai i fiori, che ama particolarmente). Oltre alla lucidità e alla presenza, assolutamente inusuali per la sua età, si distingue per l’allegria e la simpatia, condite da un irresistibile senso dell’umorismo. Ad esempio: raccontando all’assessora e al parroco delle sue giornate, d’un tratto se n’è uscita dicendo di andare spesso a ballare la lambada, scatenando, dopo un breve momento di incredulità, la fragorosa risata dei suoi ospiti.