Villa Angerer ad Arco: approvato schema di accordo Comune – Provincia
Approvato con decisione della Giunta uno schema di accordo preliminare fra Provincia Autonoma di Trento e Comune di Arco per il recupero e la riqualificazione del complesso architettonico denominato Villa Angerer, fra le frazioni di Vigne e Chiarano. Il compendio, che con l’annesso parco si estende per circa 30.000 metri quadrati, è stato riconosciuto bene di interesse culturale con una delibera della Soprintendenza per i beni architettonici del 2004. L’accordo prevede il recupero conservativo delle principali strutture storico-architettoniche e la loro futura destinazione, anche con il coinvolgimento di privati, ad attività alberghiera di categoria elevata. Una struttura di questo tipo consentirebbe infatti di colmare un vuoto nell’offerta turistica del Comune, a fronte di una domanda in forte crescita. Alla sottoscrizione dell’accordo preliminare seguirà la stipula definitiva, che terrà conto delle osservazioni eventualmente pervenute.
Villa Angerer, con l’esteso parco cinto da mura, è stata in origine una villa padronale, ceduta negli anni 30 del secolo scorso dalla famiglia proprietaria all’Istituto Fides e successivamente trasformata in sanatorio, con l’aggiunta di nuovi edifici, destinati alla cura o di servizio. L’attività sanitaria era stata abbandonata negli anni ’70. Nel 1983 il compendio è passato alla Provincia autonoma e, nel 1994, è stato rimosso il vincolo di destinazione sanitaria. Mentre la parte del giardino storico è sempre stata sottoposta a manutenzione, nel corso degli anni gli edifici non sono stati oggetto di periodici interventi e sono andati progressivamente in degrado. Il Comune di Arco, pur non essendo proprietario dell’immobile, ha manifestato il suo interesse ad un riutilizzo del luogo, previo recupero del patrimonio architettonico ed artistico che racchiude.