Vigili del Fuoco di Dro: riconoscimento a Manuel Matteotti per 46 anni di servizio

C’è un momento, nella vita di una comunità, in cui il ringraziamento assume il valore di una testimonianza collettiva. È accaduto domenica mattina a Dro, quando l’Amministrazione comunale ha voluto salutare e ringraziare Manuel Matteotti, che dopo 46 anni di servizio nel corpo dei Vigili del Fuoco volontari ha deciso di concludere il suo lungo percorso operativo.
Un momento semplice, ma carico di emozione e riconoscenza. La sindaca Ginetta Santoni, a nome dell’intera amministrazione, ha espresso parole di profonda gratitudine:
“Con grande piacere – ha detto – ho voluto ringraziare e salutare Manuel per i suoi 46 anni di servizio nel corpo dei Vigili del Fuoco di Dro. Un attimo di commozione e di ricordi importanti di una vita spesa al servizio della comunità. Grazie Manuel, da tutti noi.”
Parole che racchiudono l’essenza di un impegno silenzioso ma continuo, fatto di disponibilità, prontezza e senso civico. Perché dietro ogni intervento, ogni sirena, ogni notte trascorsa fuori casa, c’è il volto di uomini e donne che scelgono il volontariato come forma autentica di cittadinanza attiva.
Una vita tra emergenze, solidarietà e squadra
Quella di Matteotti è una storia che si intreccia con quella del corpo dei Vigili del Fuoco di Dro, una realtà che da decenni rappresenta un punto di riferimento per la sicurezza e la solidarietà del territorio. Nel suo lungo percorso, Manuel ha visto cambiare i mezzi, le tecnologie, le generazioni. Ma non è mai cambiato lo spirito del volontariato, quella vocazione profonda che unisce chi decide di esserci sempre, quando serve. Chi lo conosce lo descrive come un uomo concreto, riservato e instancabile, sempre pronto a dare una mano, a trasmettere la propria esperienza ai più giovani.
Il valore del volontariato, scuola di vita per le nuove generazioni
Nel ringraziare Manuel Matteotti, la comunità di Dro rende omaggio non solo alla sua storia personale, ma a tutti i volontari che ogni giorno scelgono di mettersi al servizio degli altri. In un tempo in cui il senso di appartenenza rischia di affievolirsi, il loro esempio rimane un faro per le giovani leve, una testimonianza concreta di come l’impegno, la passione e la responsabilità possano ancora costruire legami forti e autentici.
Il gesto di un saluto, allora, diventa molto più di una cerimonia: è un passaggio di testimone, un invito a proseguire sulla strada del servizio e della dedizione.
A Manuel Matteotti, il ringraziamento non è solo per ciò che ha fatto, ma per ciò che continuerà a ispirare in chi verrà dopo di lui.
(n.f.)














