“Via Torino contro Sottotetto”: il sindaco Betta mediatore in Tribunale

Nicola Filippi21/09/20243min
PARCO BRAILE BAR SOTTOTETTO ARCO (1)



 

La battaglia legale fra la giunta di Arco, il gestore del bar Sottotetto al parco delle Braile e un gruppo di residenti di via Torino si avvia alla conclusione. Con una soluzione bonaria, la mediazione. Alle 15 del 17 settembre scorso, la giunta comunale ha votato all’unanimità la delibera n. 141 con oggetto: “Procedura di transazione n. 30/2024 – approvazione bozza di trascrizione fra le parti – autorizzazione alla sottoscrizione”.
Nella relazione iniziale sono spiegati gli antefatti che hanno portato due residenti a portare in giudizio l’Amministrazione comunale di Arco e la società gestrice del locale pubblico, “al fine di vederli condannare, in solido e ciascuno per competenza – si legge – alla chiusura del bar, alla recinzione del parco e chiusura di quest’ultimo durante la notte, nonché al risarcimento del danno per gli asseriti rumori e disturbi, eccedenti la normale tollerabilità e derivanti, causa l’asserita deficienza di vigilanza da parte del Comune di Arco, dalla gestione dell’esercizio commerciale e dalla frequentazione notturna di avventori molesti nel parco pubblico”.
Queste le premesse. Sono seguiti una serie di incontri davanti al mediatore, al Tribunale di Rovereto, “all’esito dei quali i ricorrenti riconsideravano in modo consistente il petitum originariamente esposto e prospettavano una possibile chiusura extragiudiziale della lite attraverso l’accoglimento, per quanto di competenza dell’Amministrazione comunale, di due ridimensionate pretese – si legge nella delibera -: l’impegno di una prossima concessione del locale pubblico con divieto di diffusione nel parco di musica, fatte salve dieci annuali autorizzande deroghe, e l’impegno di adottare un’ordinanza di interdizione, in orario notturno, dello stazionamento di avventori nel plateatico libero del bar e sulle due antistanti panchine pubbliche, area circoscritta quest’ultima sulla quale risulta prospiciente la casa di residenza dei ricorrenti”.
“L’Amministrazione comunale – continua la delibera – ha ritenuto di poter accogliere le ridimensionate richieste dei ricorrenti per il tramite dell’adesione all’accordo transattivo, la cui bozza è stata definita concordemente tra le parti e per la cui sottoscrizione occorre che la Giunta, approvatone il testo, conferisca autorizzazione al Sindaco in carica”. La giunta, al completo, per alzata di mano, ha espresso unanimità, rendendola così immediatamente esecutiva. Dando così mandato al sindaco Betta di chiudere questo spiacevole capitolo di storia del parco arcense.

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