Val Gola di Riva, tutela dell’alborella: divieto d’accesso fino al 30 ottobre

Nicola Filippi01/07/20253min
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Anche per l’estate 2025 la spiaggia della Riserva locale della val Gola resterà off limits. Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal sindaco Alessio Zanoni, entrata in vigore nei giorni scorsi, che vietata l’accesso – anche pedonale – all’area fino al 30 ottobre.

Un provvedimento mirato, adottato con l’obiettivo di proteggere uno degli ambienti più delicati del Lago di Garda e sostenere il fragile equilibrio di una specie simbolo delle acque dolci prealpine: l’alborella, un pesce della famiglia Cyprinidae in drammatica regressione da decenni.

Una riserva per la rinascita
La Riserva locale della val Gola, istituita nel 2010, si estende per circa 20 mila metri quadrati lungo il confine con la Lombardia. È un tratto di sponda lasciato volutamente indisturbato, dove alborelle e altri pesci autoctoni, come il cavedano, possono riprodursi in condizioni il più possibile naturali.

Ma è proprio durante la bella stagione – quando la pressione antropica aumenta a causa del turismo e delle attività ricreative – che si rischia di compromettere il già precario processo riproduttivo di queste specie. Ecco perché, anche quest’anno, si è deciso di rinnovare il divieto di accesso alla spiaggia, limitando al massimo l’impatto umano.

 

 

Un patrimonio da proteggere
La popolazione di alborelle è in declino non solo a causa della pesca del passato, ma anche per la distruzione degli habitat riproduttivi, la competizione con altre specie (come coregoni e lavarelli), e l’eccessiva presenza dell’uomo sulle sponde del lago. L’ordinanza rappresenta quindi una risposta concreta a un problema ambientale che non riguarda solo Riva del Garda, ma l’intero ecosistema gardesano.

“La tutela della biodiversità lacustre è una priorità – ha dichiarato il sindaco Zanoni – e per questo riteniamo indispensabile proseguire sulla strada della protezione attiva delle aree sensibili come la val Gola.”

Continuerà la sperimentazione di ripopolamento
La riserva sarà inoltre sede, anche nell’estate 2025, della sperimentazione per la reintroduzione dell’alborella, avviata nel 2021. A giugno dello scorso anno si è svolta la terza immissione di uova nella zona di frega, un’operazione delicata condotta in collaborazione con enti scientifici e tecnici locali.

Le sanzioni
Chi violerà il divieto rischia una sanzione amministrativa da 50 a 300 euro, salvo ulteriori responsabilità penali o tributarie. L’appello è dunque rivolto non solo ai residenti ma anche ai numerosi turisti che frequentano la zona: rispettare il divieto significa contribuire alla salvaguardia di una specie a rischio e del patrimonio naturale di tutti.