Una “casa” per i pipistrelli ad Arco, gesto per la biodiversità

Redazione31/12/20253min
batbox


 

Un piccolo intervento, dal grande valore ambientale e educativo. Ad Arco prende forma un’azione concreta a favore della biodiversità urbana grazie all’impegno dei ragazzi del Centro Socio Educativo “Frisbee”, che hanno realizzato e installato una bat box, una speciale casetta pensata per offrire rifugio ai pipistrelli.
La bat box è stata posizionata al Cantiere 26, il centro giovani dell’Alto Garda e Ledro, sotto le pendici del Monte Colodri, in un contesto naturale e urbano allo stesso tempo. Un luogo simbolico, frequentato da giovani e aperto alla comunità, dove il tema della tutela ambientale si intreccia con quello dell’educazione e della partecipazione.

 

 

A dare notizia dell’iniziativa è stata l’assessora all’ambiente del Comune di Arco, Chiara Parisi, che ha sottolineato l’importanza di azioni semplici ma efficaci per rendere le città più accoglienti anche per le altre specie che le abitano. I pipistrelli, spesso poco conosciuti e talvolta ingiustamente temuti, svolgono infatti un ruolo fondamentale negli ecosistemi urbani.
In Italia tutti i pipistrelli sono insettivori e durante una sola notte possono catturare fino a 2.000 insetti, un quantitativo pari a circa il loro peso corporeo. Un contributo naturale e prezioso al contenimento di zanzare e altri insetti, che riduce la necessità di interventi chimici e favorisce un equilibrio più sano tra uomo e ambiente.
Le bat box diventano quindi strumenti importanti in città, dove i pipistrelli faticano sempre più a trovare rifugi naturali. La scomparsa di alberi cavi e le ristrutturazioni degli edifici, che eliminano fessure e cavità, hanno infatti ridotto drasticamente gli spazi in cui questi animali possono ripararsi. Offrire loro una “casa” significa contribuire in modo concreto alla tutela della biodiversità.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra i ragazzi e gli educatori del Centro Socio Educativo “Frisbee”, il Cantiere 26 e le giardinerie comunali, in un lavoro di squadra che unisce inclusione sociale, educazione ambientale e cura del territorio.
Un piccolo gesto, dunque, che racconta una visione più ampia: quella di una città attenta all’ambiente, capace di coinvolgere i giovani e di promuovere una convivenza più equilibrata tra spazi urbani e natura.

(n.f.)