Un parto al Pronto Soccorso di Arco
Si torna a partorire all’Ospedale di Arco, non di certo per la riapertura del Punto Nascite ma per un caso di emergenza impellente da rendere impossibile il trasferimento della partoriente in elicottero a Trento, come previsto dal Protocollo Sanitario.
Il parto arcense è avvenuto lunedì sera e ha avuto come testimone oculare Angioletta Maino, consigliere della Comunità di Valle nel gruppo «Onestà, Partecipazione e Ambiente». «Alle 21 circa è arrivata in pronto soccorso un’ambulanza con a bordo una donna prossima al parto – racconta la Consigliera -. Immediatamente il personale medico e paramedico ha dato la massima priorità alla donna ed è stata allestito un ambulatorio, dove è avvenuto il parto». Alle ore 22.51, la stessa consigliera Angioletta Maino ha potuto osservare la partenza dell’elicottero, con a bordo la donna e il neonato in una culla termica.
«Questo evento è l’ultimo di una serie che ha visto donne partorire in situazioni rocambolesche – scrive il gruppo politico – nelle periferie del Trentino, e in modo che lasciano seri dubbi sul rispetto della tanto sbandierata sicurezza. Chi ha voluto la chiusura del punto nascita di Arco deve spiegare se questa è la sicurezza che la comunità altogardesana dovrebbe accettare. Il Pronto soccorso è sovraccarico di incombenze, anche a seguito della chiusura della guardia medica e il personale svolge il proprio lavoro in modo encomiabile».
Il gruppo “Onestà, Partecipazione e Ambiente” nello stigmatizzare l’evento “intende prendere tutte le iniziative possibili per chiedere al Consiglio della Salute e al Presidente della Comunità e ai 7 Sindaci che lo compongono, di richiedere la deroga per la riapertura del Punto Nascite nell’ospedale di Arco, anche in relazione alle richieste del Ministero di apertura di due sale operatorie nell’ospedale di Cavalese. A tal proposito, nel recente passato, sono state raccolte 12.000 firme di cittadine e di cittadini, di 100 Parlamentari ed è stato presentato un ricorso al Presidente della Repubblica”.
Da parte sua l’Azienda Sanitaria è giunta conferma dell’accaduto, con un chiarimento sulla procedura. Dalle prime contrazioni al parto sono trascorsi 40 minuti – dicono – e la donna, appena avvertite le contrazioni, ha allertato il 118 ed è arrivata in ospedale in ambulanza alle 21.50. Da Trento giungeva l’elicottero con l’ostetrica a bordo, atterrato ad Arco alle 22.10, in tempo per assistere la partoriente e completare il parto alle 22.21. Mamma e neonato sono poi stati trasferiti in elicottero al S.Chiara, dove stanno entrambi bene.