Un anno a Bensheim: l’avventura di Pamela Sartori tra scuola, sport e famiglie amorevoli

Pamela Sartori, studentessa del Liceo linguistico “Andrea Maffei” di Riva del Garda e originaria della Valle di Ledro, sta terminando la sua esperienza formativa annuale di studio in Germania. Da agosto 2024 frequenta il quarto anno al Goethe-Gymnasium di Bensheim, città gemellata con Riva del Garda, dove è accolta da due famiglie ospitanti: i coniugi Ruth e Helmut Sachwitz e la famiglia Dell’Oste-Rebhan.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Deutsch-Italienische Freundeskreis Bensheim–Riva del Garda, che da anni favorisce gli scambi culturali tra giovani italiani e tedeschi. Pamela, oggi diciassettenne, racconta con entusiasmo la sua esperienza, sottolineando come le due famiglie l’abbiano fatta sentire subito a casa, aiutandola ad ambientarsi e coinvolgendola in numerose attività culturali e sociali.
Durante i primi mesi, Ruth e Helmut l’hanno accompagnata in gite, musei, rappresentazioni teatrali e perfino in esperienze inaspettate come le vendite di beneficenza o la caccia. Ruth, entusiasta dello scambio, ha persino iniziato a studiare italiano. La seconda parte dell’anno Pamela la sta trascorrendo con Roberta Dell’Oste, suo marito e i loro due figli piccoli, Rita e Sebastian. «Vivere con loro è un’esperienza nuova e arricchente, soprattutto per chi, come me, non ha fratellini», racconta.
La giovane ledrense ha saputo integrarsi sia nella quotidianità familiare che nella vita scolastica, nonostante le differenze tra i due sistemi educativi. Al Goethe-Gymnasium non ci sono classi fisse e le lezioni richiedono una partecipazione molto attiva, ma con meno verifiche e compiti rispetto all’Italia. Nonostante iniziali difficoltà, Pamela ha rapidamente migliorato le sue competenze linguistiche e si è ambientata anche grazie al sostegno dei mentori e delle famiglie ospitanti.
«Le opportunità qui sono tante: corsi di lingua, progetti, laboratori, attività sportive. È difficile annoiarsi», afferma Pamela. Bensheim, città vivace e ben organizzata, le ha permesso di continuare ad allenarsi nel suo sport, l’hooping, che pratica anche in Italia a livello agonistico.
Le famiglie che l’hanno accolta parlano con orgoglio del percorso di crescita della ragazza: «Vederla acquistare sicurezza e indipendenza è emozionante. Queste esperienze arricchiscono anche noi adulti», spiegano Ruth e Helmut. Roberta Dell’Oste, mamma ospitante, aggiunge: «Pamela è molto creativa e partecipe, soprattutto nei momenti di festa. Ha reso speciali tanti momenti familiari».
Anche i piccoli di casa sono entusiasti della presenza di Pamela: giocano insieme, condividono passioni e apprendono ogni giorno qualcosa di nuovo. Per Rita e Sebastian, Pamela è ormai una sorella maggiore.
Pamela resterà a Bensheim fino alla fine di giugno. Ha partecipato anche a un corso estivo prima dell’inizio delle lezioni, insieme ad altri studenti italiani, che l’ha aiutata a prepararsi all’esperienza. «All’inizio è stato difficile lasciare casa, ma non ho avuto tempo per sentirmi sola. Le famiglie mi hanno sempre coinvolta e supportata», racconta.
Beatrice Tornesi-Blicker, vicepresidente dell’associazione promotrice, sottolinea l’importanza di esperienze come questa: «Un anno all’estero è ancora il modo più efficace per imparare davvero una lingua e aprirsi al mondo». L’associazione segue i ragazzi durante tutto il soggiorno, rimanendo in contatto anche con le scuole e le famiglie.
Pamela è la seconda studentessa italiana a partecipare allo scambio con il liceo di Bensheim, dopo Anna due anni fa. Entrambe le esperienze sono la prova concreta di quanto lo scambio culturale arricchisca non solo gli studenti, ma anche le comunità che li accolgono.