Tutela del monte Brione: “No all’invasione di bikers”, braccio di ferro fra Giunta e Apt
La biodiversità regna sul monte Brione e, per tutelarla al massimo, si preannuncia un possibile “braccio di ferro” fra l’idea dell’Amministrazione comunale e quella di Apt Garda Dolomiti.
Il Brione è una riserva naturale di interesse provinciale fin dal 1992. Un recente studio ambientale ha rivelato che sono presenti ben 107 specie di ulivi, alcuni molto rari.
Sempre sul Brione esiste da anni il sentiero numero 770, il “Monte Brione Trail Tour”, mappato dall’Azienda di promozione turistica altogardesana per gli appassionati delle bici a ruote grasse (Mtb). Un percorso che, vista la sua facilità e la bellezza scenografica, assomiglia all’autostrada A22 dei fine settimana estivi, assaltato da migliaia di sportivi. Purtroppo, non sono tutti disciplinati e rispettosi dei divieti, scorrazzando nei terreni privati, devastandoli. Risultato: gli olivicoltori privati e hanno più volte chiesto a Palazzo Pretorio di mettere un freno alle loro scorribande. Gli ultimi episodi risalgono alla recente edizione del Bike Festival. Lo segnala alla stampa la stessa sindaca di Riva, Cristina Santi, che sta approntando la prossima contromisura. Vietare l’utilizzo dei sentieri alle e-bike e alle Mtb, permettendo invece l’utilizzo esclusivo a escursionisti, residenti e proprietari dei fondi.
La “linea dura” dell’amministrazione Santi cozza però con la mission e la fillosofia turistica del presidente dell’Apt Garda Dolomiti, Silvio Rigatti. Quest’ultimo comprende le esigenze dell’amministrazione e le proteste dei proprietari dei terreni, ma crede in una soluzione meno restrittiva per le Mtb, proponendo di mantenere un unico percorso per le bici dalle ruote grasse, il 770, aumentando però l’informazione e la segnaletica sul posto, multando invece chi sgarra. Come Apt, ha puntualizzato Rigatti, c’è sempre stato il massimo impegno per tutelare l’ambiente del Brione, utilizzando la squadra dei “Garda Rangers” per tenere in ordine i sentieri, costruire palizzate e curare anche i lecceti.
Il Monte Brione è una “chicca ambientale”. Come spiegano dal Parco Fluviale Sarca, è una riserva naturale di interesse provinciale dal 1992. Si tratta di un rilievo di natura calcarea-marnosa, con la forma di una collina la cui altezza massima arriva a 376 metri sul livello del mare e sorge isolato nel mezzo della piana alluvionale della Sarca, a due passi dal lago di Garda. “È un paradiso per la flora, che si presenta con oltre 500 specie, con varietà tipiche del clima mediterraneo, come leccio e ginestra – spiegano – ma anche per l’avifauna, con alcuni animali molto rari, come l’occhiocotto, il passero solitario e il codirossone”.