Troppo traffico a San Tomaso di Riva, da gennaio cambia la viabilità

Al primo incontro della Giunta di Riva del Garda con dai residenti di San Tomaso era stata esposta la preoccupazione in relazione alla viabilità sulla strada che attraversa il paese, stretta e inadatta a grandi volumi di traffico ma ampiamente utilizzata come collegamento tra la Provinciale 36 delle Grazie e la Statale 45-bis. Recentemente si è svolto l’incontro di restituzione dei dati raccolti e di confronto sulle possibili soluzioni. Presenti anche il sindaco Alessio Zanoni, l’assessore alla mobilità Gabriele Bertoldi e il comandante della polizia locale Filippo Paoli.
Al semaforo obbligo di svolta a destra
Sentita l’assemblea l’amministrazione si è indirizzata verso un approccio per gradi, programmando da inizio gennaio un obbligo di svolta a destra al semaforo di San Tomaso per chi arriva da Varone, così da rendere svantaggioso per chi la mattina deve andare verso Arco attraversare il centro storico di San Tomaso, dovendo a questo punto risalire fino alla rotonda dell’Agraria.
Troppo traffico “parassita”
I dati raccolti da Apm hanno confermato quanto segnalato dai residenti: il traffico in discesa da Varone verso viale Trento durante la settimana (cioè nei giorni feriali), supera costantemente i mille veicoli al giorno, con una fortissima concentrazione nelle ore mattutine e con velocità spesso molto superiori al consentito. Il traffico da viale Trento verso Varone risulta invece più sostenibile, con un volume di circa un terzo di quello in direzione opposta e caratterizzato da velocità più consone. La problematica per l’abitato risulterebbe quindi derivare dal traffico provocato dal diffuso costume di evitare la tangenziale, in particolare da parte di chi è diretto ad Arco, che in questo modo evita i rallentamenti di via Sant’Andrea all’intersezione con viale Santa Caterina.
Misure più drastiche?
Tra le altre ipotesi tecnicamente fattibili che potrebbero essere prese in esame per calmierare il traffico vi sono anche quelle più modeste come l’inserimento di dossi rallentatori e cartelli, fino a misure più risolutive ma impattanti sotto molti aspetti viabilistici, come la chiusura del senso di marcia Varone-viale Trento.










