Trentino sempre più digitale: via libera all’accordo fra Provincia e Consiglio dei ministri
Proseguono le attività finalizzate a realizzare la transizione al digitale della pubblica amministrazione trentina, in una logica di sistema e in collaborazione con il Consorzio dei Comuni Trentini, per la piena realizzazione ed erogazione dei servizi pubblici in rete. Con un provvedimento è stato dato il via libera all’Accordo di collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e il Dipartimento per la transizione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, finalizzato ad accompagnare tutti gli enti locali trentini nel processo di digitalizzazione dei servizi pubblici adottando le piattaforme nazionali SPID (identità digitale), PagoPA (pagamenti elettronici) e App IO (punto di accesso ai servizi pubblici).
L’Accordo – che in tempi strettissimi e grazie all’azione di sensibilizzazione e raccordo effettuata dal Consorzio dei Comuni Trentini d’intesa con la Provincia, alla quale è riconosciuto il ruolo di supporto e di intermediazione tecnologica ed organizzativa, vede il coinvolgimento di tutti i Comuni trentini – prevede un finanziamento di circa 740mila euro assegnato alla Provincia, a favore dei Comuni che abbiano realizzato – in due step, individuati al 28 febbraio 2021 e al 31 dicembre 2021 dal Codice dell’amministrazione digitale – il sostanziale completamento del processo di migrazione dei propri servizi digitali e dei servizi di incasso verso la piattaforma PagoPA, la messa a disposizione dei servizi stessi sull’App IO, oltre che reso accessibili i propri servizi online attraverso il sistema SPID.
L’Accordo si inserisce nel contesto delle collaborazioni strategiche attivate dalla Provincia autonoma di Trento a livello locale e nazionale, anche in vista delle imminenti scadenze relative agli adempimenti obbligatori per tutte le amministrazioni dalla data del prossimo 28 febbraio 2021 e concernenti l’adesione e l’integrazione con le suddette piattaforme nazionali.
L’obiettivo anche in questo caso è rendere più veloce la transizione al digitale della pubblica amministrazione, incentivando al massimo l’utilizzo, in particolare, di strumenti come SPID e carta d’identità elettronica (CIE), che assolvono finalità di identificazione equiparabili a quelle dell’esibizione di un documento di identità. Le identità digitali SPID (sistema pubblico di identità digitale), CIE (carta di identità elettronica), CNS (carta nazionale dei servizi) o CPS (carta provinciale dei servizi-tessera sanitaria) a decorrere dal 28 febbraio 2021 saranno infatti il mezzo di identificazione esclusivo per l’accesso a tutti i servizi in rete offerti dalle pubbliche amministrazioni. Tutti gli altri sistemi di identificazione debole (es. userID e password o PIN) entro pochi mesi non potranno più essere utilizzati per dialogare con la pubblica amministrazione, sia locale che nazionale.
Il decreto semplificazioni ha coerentemente modificato anche le disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale che disciplinano la trasmissione in modalità telematica di domande e di dichiarazioni alle pubbliche amministrazioni, ribadendo il ruolo fondamentale che – a regime – sarà destinata ad assumere l’AppIO (che negli ultimi giorni ha registrato un record di adesioni e conseguenti accessi grazie all’operazione cashback), unitamente alle modalità di identificazione sopra richiamate (SPID, CIE, CNS/CPS) e alle modalità di trasmissione sicura già in uso (posta elettronica tradizionale e certificata/PEC). Il provvedimento fornisce quindi le indicazioni, anche operative, più aggiornate sia agli utenti per l’accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni che agli uffici per la gestione delle comunicazioni con i propri utenti e le altre amministrazioni attraverso l’utilizzo degli strumenti digitali.
È infine di oggi anche l’approvazione, sempre su proposta del presidente Fugatti, del Piano di sviluppo del SINET (Sistema informativo elettronico trentino) per il 2021. Il Piano declina, in termini di pianificazione delle azioni e messa a disposizione delle relative risorse (per circa 33mil di euro sul biennio 2021-22), le iniziative di digitalizzazione prioritarie per i prossimi mesi.