Sul Libro d’oro di Riva del Garda le firme della pace

Redazione23/07/20174min
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Il sindaco Adalberto Mosaner ha ricevuto in municipio nella serata di sabato 22 luglio, poco prima del concerto d’esordio della Orchestra della Pace, il ministro della cultura e dello sport del Cantone di Sarajevo della Bosnia-Erzegovina Mirvad Kuric, il direttore della Filarmonica di Sarajevo Samir Lokvancic, l’ambasciatore d’Italia a Sarajevo Nicola Minasi con gli addetti dell’ambasciata Carlo Marcotulli e Amela Elezovic, per il tradizionale rito della firma sul Libro d’oro degli ospiti illustri del Comune di Riva del Garda. Presenti inoltre per l’Amministrazione comunale l’assessora alla cultura Renza Bollettin e la vice segretaria generale Anna Cattoi, e per l’associazione Musica Riva Festival la direttrice artistica Mietta Sighele, il segretario Cristian Lorenzi e parte dello staff.
L’incontro si è tenuto a partire dalle ore 21 nella sala delle cerimonie al piano terra del municipio. Prima della firma, uno scambio di saluti, in cui il sindaco Adalberto Mosaner ha rimarcato lo straordinario valore dell’iniziativa di un’Orchestra della Pace in cui suonano assieme, uno accanto all’altro, giovani mussulmani e cristiani, serbi e croati, i cui padri si sono combattuti in un sanguinoso conflitto che solo una manciata di anni fa ha seminato dolore e morte nei Balcani e sconvolto l’Europa e il mondo. «Una iniziativa dal significato fortissimo – ha detto il sindaco – e un meraviglioso segnale di pace, del quale solo le arti sono capaci, e che ancora una volta ha per protagonisti, assieme, la musica e la nostra splendida città».
Solo buoni ospiti possono avere una città così bella. Grazie a voi per questo bellissimo benvenuto» ha scritto il ministro Mirvad Kuric sul Libro d’oro degli ospiti illustri, rimarcando a sua volta, nel salutare i presenti, l’altissimo valore dell’iniziativa, e felicitandosi perché essa veda la luce proprio a Riva del Garda, in una terra meravigliosa, pacifica e ospitale. Per la sua nazione, un momento di grande importanza dal significato simbolico straordinario.
«In Bosnia-Erzegovina non esisteva un’orchestra nazionale – ha spiegato l’ambasciatore Nicola Minasi – e allora ecco l’idea di crearne una. Si è scelto di chiamarla Orchestra della Pace perché i giovani musicisti che la compongono portano la pesante eredità di una guerra terribile e ancora recente. Quella di questa sera è davvero un’occasione speciale: non è solo musica, ma un atto che crea armonia, al quale sono onorato di partecipare». La rappresentanza della Bosnia-Erzegovina si trova a Riva del Garda per un avvenimento d’eccezione: il primo concerto della neonata Orchestra della Pace, composta da musicisti figli di un conflitto che ha visto i loro padri schierati l’uno contro l’altro nella guerra che ha sconvolto i Balcani negli anni Novanta. Un grande sforzo internazionale che si è realizzato nell’ambito della 34ª edizione di Musica Riva Festival, con l’unico scopo di lasciare che sia la musica e non la violenza a parlare. L’orchestra ha debuttato nel cortile interno della Rocca nella stessa serata, a partire dalle 21.30 circa, diretta dal maestro brasiliano Isaac Karabtchevsky, con un omaggio a Tchaikovsky, la sinfonia n° 5, concerto per violino e orchestra, con solista il giovane, quotatissimo violinista russo Yury Revich, che ha suonato uno Stradivari “Principessa Aurora” del 1709 (messo a disposizione dalla Goh Family Foundation di Singapore). Il concerto ha avuto uno straordinario successo: lunghissimi applausi e cortile della Rocca a limite della capienza.