SPIAGGIA DEGLI OLIVI “PANE” PER GLI AVVOCATI

Non c’è pace per lo storico compendio disegnato dall’architetto rivano Giancarlo Maroni, oggi di fatto locato alla società Aspiol s.r.l che fa capo a Dario Levi, l’imprenditore presentatosi ieri pomeriggio presso lo studio arcense del notaio Piero Avella per ratificare l’accordo, firmato tre mesi fa con l’ormai ex presidente della Lido Immobiliare S.p.A., l’avvocato Andrea Dalponte.
Chi regge oggi le sorti della Lido, l’avvocato Bernardi, non si è presentato alla firma, lasciando di fatto le chiavi nelle mani del gestore, Levi appunto. E allora? Saperlo, quel che è certo è che la situazione si prefigura come un ennesimo danno d’immagine alla città e ai suoi ospiti, per non parlare degli eventi che vi si organizzano e che rischiano di rimanere senza il più bel luogo della città per ambientazione e, anche questa va detto, capace di una ristorazione che dopo un inizio “stentato” ha saputo crescere e migliorare nell’offerta globale, eventi compresi già prenotati per questa stagione. Insomma, un braccio di ferro fatto di denari investiti, reclamati, spesi, messi sul piatto di una bilancia che, ahmè, di essere equa per entrambe le parti proprio non vuole saperne. Ma, soprattutto, incapace di un vero dialogo costruttivo tra le parti il quale, invece di ripicche, sia in grado di restituire “pace” alla Spiaggia degli Olivi e non solo a far rimpiangere una gestione, quella di Franco Chemolli, che in tanti anni di onorato servizio sono in molti a chiedere di tornare. Un managment che portò la Spiaggia col Tiffany ad essere “il locale” di Riva del Garda.