Sospetta esca avvelenata a Riva del Garda: esito negativo

Redazione18/08/20182min
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Hanno dato esito negativo gli esami di laboratorio condotti dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie a Trento sulle sospetta esca avvelenata rinvenuta lo scorso 8 luglio in un’area privata in via dell’Albola, zona in cui negli anni precedenti due cani erano stati avvelenati. In questo caso, invece, non c’è stato alcun tentativo di avvelenamento.
Si coglie l’occasione per ricordare che provocare «per crudeltà o senza necessità» sia la morte, sia sofferenze a un animale costituisce reato, e che simili atti comportano gravi rischi anche per la salute e l’incolumità delle persone.
Si raccomanda, nel caso del rinvenimento di un sospetto boccone avvelenato, oppure della morte del proprio animale per sospetti bocconi avvelenati, o anche del verificarsi di una sintomatologia riferibile ad avvelenamento, di rivolgersi tempestivamente a un medico veterinario.
Si ricorda inoltre che l’Ordinanza ministeriale del 13 giugno 2016 «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati», prorogata con O.M. del 21 giugno 2017, fa espresso divieto di «utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente, che possono causare intossicazioni o lesioni o la morte del soggetto che li ingerisce».