Soccorso Alpino e Speleologico Trentino: nel 2024 soccorse 1.500 persone

Nel 2024 il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino è intervenuto più di 1.300 volte per prestare soccorso a oltre 1.500 persone. Si inverte la tendenza degli ultimi anni riguardo la crescita costante degli infortuni in montagna in Trentino e si consolida la struttura dell’Associazione attraverso la formazione di figure sempre più specializzate come quella del Tecnico di Centrale Operativo e del Tecnico di Ricerca.
Contestualmente all’uscita dei dati relativi agli interventi di soccorso nell’anno 2024 del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico su tutto il territorio italiano (disponibili a questo link), il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino mette in luce alcuni degli elementi più rilevanti che riguardano la propria attività operativa in provincia di Trento.
Durante il 2024, il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha operato su 1.381 interventi, portando soccorso a 1.507 persone. Rispetto al 2023 sono state soccorse 130 persone in meno.
Nella graduatoria delle attività svolte la più rilevante, come ogni anno, è l’escursionismo con il 53,1% degli interventi, per soccorrere 800 persone (45 in meno rispetto al 2023).
Seguono la mountain bike con il 14,1% (213 persone soccorse rispetto alle 244 del 2023), l’alpinismo con il 5,6% (84 persone soccorse rispetto alle 112 del 2023), le ferrate con 4,9% (74 persone soccorse rispetto alle 59 del 2023), lo scialpinismo con il 4% (60 persone soccorse rispetto alle 51 del 2023), l’arrampicata sportiva con il 2,1% (31 persone soccorse rispetto alle 29 del 2023), incidenti sul lavoro con l’1,9% (28 persone soccorse rispetto alle 33 del 2023), il parapendio con l’1,5% (23 persone soccorse rispetto alle 33 del 2023), la ricerca di funghi con l’1,4% (21 persone soccorse rispetto alle 31 del 2023).
Le Unità cinofile sono state allertate 17 volte ed hanno effettuato 12 interventi di ricerca. La Stazione speleologica è stata impiegata in 4 operazione di soccorso, di cui 1 ricerca. Due interventi si sono svolti in Trentino, uno in Veneto e uno in Lombardia. Quest’ultima operazione ha impegnato i soccorritori trentini nella grotta di Bueno Fonteno tra il 14 e il 18 dicembre. Il Gruppo tecnico forre ha portato soccorso a 4 persone in 4 diversi interventi, di cui 3 in forra e 1 ricerca persona dispersa.
Sul totale delle 1.507 persone soccorse, gran parte delle richieste hanno riguardato persone ferite (774), gli illesi sono stati 686, mentre i decessi 40. Sono stati realizzati 74 interventi per persone disperse, di cui 3 mai ritrovate. Nell’77% dei casi si è trattato di persone di nazionalità italiana, seguiti da tedeschi per il 9%.
Tra le principali cause d’incidente, le percentuali più alte sono da attribuire nell’ordine alle cadute/scivolate (44,3% con 667 persone soccorse), all’incapacità (13,2% con 199 persone soccorse; erano 196 nel 2023), ai malori (10,7% con 162 persone soccorse), alla perdita dell’orientamento (7,2% con 108 persone soccorse).
Come ogni anno il picco di attività è stato raggiunto nei mesi estivi con 130 interventi a giugno, 305 interventi nel mese di luglio, 357 nel mese di agosto, 165 nel mese di settembre.
L’impegno del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino
Nel 2024 il Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Provinciale Trentino ha potuto contare sull’esperienza e la competenza di 757 soccorritori, operativi 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, e organizzati in 33 Stazioni di soccorso territoriali e 1 Stazione speleologica, capillarmente distribuite su tutto il territorio e guidate dai rispettivi Capistazione.
Fanno parte dell’Associazione 105 Operatori Soccorso Base, 442 Operatori Soccorso Alpino, 10 Unità Cinofile da valanga e ricerca di superficie (e i cuccioli in formazione), 98 Tecnici di Soccorso Alpino, 19 Tecnici di Elisoccorso, 47 Istruttori e 5 formatori sanitari, oltre 45 sanitari tra medici e infermieri professionali. Il CNSAS – Servizio Provinciale Trentino, inoltre, può contare su 34 Operatori abilitati al soccorso in forra (di cui 2 istruttori nazionali, 3 regionali e 7 sanitari) e 28 Tecnici speleologici (di cui 1 istruttore regionale e 3 istruttori nazionali). All’interno del Corpo 12 operatori hanno la qualifica di Tecnico di Centrale Operativa (TCO) e vengono impiegati nella Centrale Unica Emergenza. Inoltre, sono presenti le figure dei Coordinatori Operazioni di Ricerca (6 persone) e i Tecnici di Ricerca (34 persone).