“Smart working in Comune: funziona davvero?” Vivi Ledro chiede risposte

Redazione14/11/20253min
LEDRO PANORAMA LAGO


 

Il gruppo consiliare Vivi Ledro ha depositato nei giorni scorsi un’interrogazione indirizzata al sindaco Claudio Oliari e al presidente del Consiglio comunale Jacopo Leonardi, per chiedere chiarimenti sull’organizzazione e sull’efficacia dello smart working all’interno del Comune di Ledro.

Il documento, datato 29 ottobre 2025 e firmato dai consiglieri Andrea De Guelmi, Alessandro Fedrigotti, Alessandra Laurenti e Francesco Crosina, prende spunto dalle linee guida promosse dalla Provincia autonoma di Trento, che considera il lavoro agile una modalità innovativa e sostenibile di gestione del personale pubblico.

 

 

Le premesse

Vivi Ledro ricorda che il Comune, il 16 gennaio 2023, ha approvato il proprio Disciplinare per il lavoro agile, in applicazione dell’accordo sindacale provinciale del settembre 2022, stabilendo le modalità operative per consentire ai dipendenti comunali di lavorare in modalità telematica, nel rispetto dei criteri di efficienza e continuità del servizio.

Secondo l’interrogazione, nel 2023 erano otto i dipendenti comunali coinvolti nel progetto di smart working, saliti a nove nel 2024, di cui una posizione a tempo indeterminato. Gli altri accordi, invece, hanno avuto durata annuale, con la possibilità per l’Amministrazione di richiamare in sede i lavoratori in caso di esigenze di servizio o emergenze.

Le domande del gruppo di minoranza

Il gruppo chiede all’Amministrazione di chiarire:

Quanti accordi individuali siano stati proposti per il 2025 e se siano previsti nuovi inserimenti;

Perché una sola posizione risulta a tempo indeterminato e con quali criteri sia stata concessa;

Quali parametri vengano utilizzati per valutare periodicamente l’impatto dello smart working sull’efficienza e sulla qualità del servizio;

Se l’Amministrazione percepisca un miglioramento delle prestazioni lavorative e organizzative grazie al lavoro agile;

Se siano state presentate richieste per nuove posizioni e in quali settori dell’ente.

Un tema di efficienza e modernità amministrativa

Nell’interrogazione, Vivi Ledro richiama l’articolo 10 del disciplinare comunale, che prevede una verifica periodica dell’impatto delle misure organizzative adottate, in termini di conciliazione tra vita privata e lavoro e di efficienza del servizio pubblico.

Il gruppo intende quindi comprendere se il modello adottato in questi due anni sia realmente funzionale, se contribuisca a migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti e la fruibilità dei servizi per i cittadini, o se al contrario siano emerse criticità da correggere.

L’atto, che sarà discusso nel prossimo Consiglio comunale, mira a fare il punto sulla gestione interna del personale e sulla capacità del Comune di Ledro di adottare strumenti moderni di organizzazione del lavoro, in linea con le politiche di digitalizzazione e sostenibilità promosse a livello provinciale. (n.f.)