Seconda Pasqua in quarantena, categorie economiche in crisi profonda

Stagista04/03/20213min
20200310IMG_6489 RIVA CENTRO DESERTO E NEGOZI CORONAVIRUS


Come stabilito dal nuovo Decreto ministeriale dal 6 marzo al 6 aprile rimangono le misure restrittive sugli spostamenti tra le regioni, per contrastare l’avanzare della pandemia covid-19.
Alla domanda cosa significherebbe saltare anche quest’anno la Pasqua, in termini turistici, rispondono all’unisono i rappresentanti delle principali categorie economiche Claudio Miorelli, presidente dell’Associazione commercianti al dettaglio e di Confcommercio Alto Garda e Ledro, Paolo Turrini, presidente dei ristoratori, Enzo Bassetti degli albergatori Unat, e Vasco Bresciani presidente dei pubblici esercizi.
Claudio Miorelli afferma infatti che la Pasqua 2021 poteva aiutare alla ripresa ma a causa della chiusura dei confini e dell’aumento dei contagi tutto questo porterà a un ulteriore rovina dell’economia. Nel settore c’è una grande preoccupazione e saltare anche quest’anno la festa che dava il via alla stagione non è d’aiuto. Si parte da una situazione di disagio che dura ormai da dodici mesi, con una stagione invernale priva di turismo sulle montagne, componente fondamentale per l’economia. Mercatini, Fiere, Congressi, Expo Schuh oppure Hospitality sono stati annullati. Tutto questo avrà ripercussioni pesanti.
Il presidente dei ristoratori Paolo Turrini condivide il punto di vista di Miorelli, ma confida in un miglioramento della situazione e che presto si potrà tornare alla zona gialla in modo da poter salvare qualcosa almeno per il ponte del 2 giugno. Tutta via è solo un’ipotesi, in quanto solo i numeri dei contagi potranno dirlo e la salute pubblica è al momento la priorità. Per ora si spera nei ristori o indennizzi ma bisogna avere fiducia dicendo “lasciateci ripartire” anche se solo dalla metà del mese di aprile.
Enzo Bassetti, presidente dell’Unione Albergatori Trentini è invece molto realista, affermando che nessuno si aspettava saltasse anche questa Pasqua e se la situazione rimarrà immutata, con il divieto di spostarsi tra regioni, sarà inutile riaprire. L’unico motivo per aprire un hotel è perché la gente può spostarsi.
Il presidente dei pubblici esercizi Vasco Bresciani afferma che la Pasqua salterà per colpa dei politici perché l’aumento dei contagi era già stato previsto settimane fa ma non è stato preso realmente in considerazione. Ma forse è meglio perdere la Pasqua – conclude – con la speranza che tutto torni a posto in modo da poter portare a casa una stagione che permetta almeno di sopravvivere.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A.Maffei” – Iliriana Kola)

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