Sarche e Calavino, in arrivo 12 mila metri quadri di nuove residenze
La variante generale al PRG del comune di Madruzzo, con il sì della Giunta provinciale, ha superato l’ultimo scoglio dell’iter procedurale ed ora è diventata esecutiva. La procedura relativa alla modifica dello strumento urbanistico è stata piuttosto travagliata fin dalla sua prima adozione, approvata in via d’urgenza il 31 ottobre 2019 al fotofinish prima dell’inizio del “semestre bianco” in vista delle elezioni comunali del 2020 con i voti della sola maggioranza, visto che la minoranza consiliare era stata messa fuori gioco per incompatibilità causata da alcune scelte ad hoc della giunta comunale.
Anzi, le modalità con cui si era giunti alla proposta di approvazione della variante aveva creato dei dissapori all’interno della stessa maggioranza in quanto due suoi consiglieri avevano espresso il loro dissenso.
Il piatto forte della variante si concentra sulla notevole espansione delle aree edificabili: si tratta di ben 12 nuove aree residenziali, tra le quali un’area residenziale a Sarche con espansione edilizia soggetta a piano di lottizzazione “PL 3” di ben 6.411 metri quadrati, su proprietà dell’I.D.S.C., Istituto Diocesano Sostentamento Clero. Considerando, poi, che la variante in parola ha aumentato anche gli indici di fabbricabilità delle aree edilizie esistenti, è facile immaginare il notevole impatto che la nuova volumetria edilizia determinerà sul territorio.
A Calavino è stato inoltre tolto il vincolo paesaggistico di inedificabilità sulle aree pedemontane a monte delle sorgenti degli acquedotti comunali il che permetterà nuove edificazioni sia residenziali che di servizio all’agricoltura.
Riguardo alla nuova superficie edificabile si tratta di oltre 12.200 metri quadrati (al netto di quelle piccole porzioni di area a cui, su richiesta di alcuni privati al fine evitare il pagamento dell’IMIS, è stata cancellata l’edificabilità) e a questo punto, a detta di qualche consigliere di minoranza, appare del tutto opinabile e sicuramente fuori luogo la giustificazione della Giunta Provinciale “di dare atto che la riduzione delle aree agricole di pregio conseguente alle nuove previsioni insediative, si ritiene adeguatamente compensata”. Quest’operazione, con riferimento alle fonti giornalistiche di fine anni ‘80, ci richiama l’ultima grande speculazione edilizia sempre a Sarche dell’ampia area ad est del Centro commerciale, prevista dall’allora Piano Urbanistico Comprensoriale (il PUC), diventato poi per il territorio di propria competenza PRG comunale ed in questo caso PRG di Calavino.