Sait-Coop a fianco dei Carabinieri contro le truffe

Redazione15/01/20253min
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La piaga delle truffe agli anziani è fenomeno contemporaneo, perché tra tali reati predatori, ancor prima di rapine o furti, è quello che appare essere il più redditizio. Basti pensare che nel 2024, tra i casi più eclatanti, nell’agosto scorso una anziana di Trento ha consegnato al truffatore circa 40mila euro tra gioielli e contanti. Ad aprile si era verificato un altro caso con la consegna di 30 mila euro, con intercettazione a Verona del truffatore ed il conseguente arresto e restituzione del denaro. Sempre in Valle dell’Adige, lo scorso autunno, una coppia di anziani si è vista sottrarre quasi 400mila euro dai conti bancari ad opera da un finto consulente finanziario.

L’Arma ha già da qualche anno preso a cuore la problematica puntando ancor più sulla prevenzione e soprattutto sulla sensibilizzazione delle potenziali vittime. In Trentino si è potuto contare sulla collaborazione con i Parroci che hanno messo a disposizione le loro strutture dove i Comandanti di Stazione hanno più volte incontrato la popolazione anziana con azioni informative.
Con oggi, questa alleanza si arricchisce ulteriormente grazie alla collaborazione con il gruppo “SAIT Coop” che ha deciso di pubblicare sui bollettini e affiggere nei suoi punti vendita locandine informative per veicolare ancora una volta buoni consigli per evitare di rimanere vittime di queste vigliacche condotte truffaldine.

D’altronde la tecnologia ha reso più complesso portare a segno i reati più classici, per via di sistemi di videosorveglianza e in generale di difesa passiva più efficaci e sofisticati. Gran parte dei delinquenti di oggi risponde a precise maglie organizzative con vere e proprie centrali di coordinamento prevalentemente in Campania. Di tutti i casi seguiti dall’Arma in Trentino nell’ultimo biennio, il 15% delle truffe riguardano sempre importi superiori ai 10mila euro o gioielli, “prelevati” direttamente dalle mani degli anziani sapientemente circuìti. Il 30% dei casi consiste nella condotta del “finto carabiniere” simulando il coinvolgimento di un parente della vittima in un grave sinistro o in urgenti situazioni giudiziarie.
Delle oltre 200 casistiche perseguite nel 2024 dai Carabinieri in Trentino, in 51 casi gli autori son stati scoperti e portati a giustizia (1 su 4), rapporto eccezionale rispetto alla statistica nazionale (1 su 15), comunque non di consolazione per le altre vittime; infatti una volta individuati gli autori i beni sottratti hanno già preso destinazioni che non ne consentono la facile restituzione ai legittimi proprietari.