Riva piange Heichholz, il visionario che creò Expo Schuh

Nicola Filippi15/04/20246min
EICHHOLZ
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Friedrich Karl Eichholz, “padre” di una delle fiere della calzatura più importante del mondo, Expo Riva Schuh, è morto, all’età di 98 anni. Ne avrebbe compiuti 99 il prossimo 18 maggio. Assieme al torbolano Mino Miorelli, morto nel gennaio 2020, Heichholz è stata la persona che ha portato il nome di Riva del Garda in giro per il mondo grazie a quella manifestazione che oggi noi chiamiamo “Expo Riva Schuh & GardaBags”. Il nome di Heichholz riporta alla mente gli albori della manifestazione che oggi, per due volte all’anno, riempie alberghi e strutture ricettive del Basso Sarca e porta sul Garda Trentino centinaia di produttori di scarpe, da ogni parte del mondo.
Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi, piange “un uomo la cui visione ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia di Riva del Garda e sulla fiera internazionale della calzatura – ci dice commosso – Ricordo il giorno in cui l’ho incontrato per la prima volta: aveva con sé non solo un progetto, ma anche una passione e una determinazione incrollabili. Era chiaro sin da subito che stavamo per portare avanti un viaggio straordinario insieme. Cinquant’anni fa, Eichholz ha portato a Riva del Garda il seme di un’idea audace e con la sua visione e il suo impegno ha trasformato quel seme in qualcosa di straordinario. Expo Riva Schuh e Gardabags è cresciuta anche sotto la sua guida, diventando la più importante fiera dedicata alle produzioni di volume di calzature, borse e accessori moda, a livello internazionale”.
“Ma oggi – continua il presidente Pellegrini – non lo ricordiamo solo per questo: terremo nel cuore la sua umanità, la sua gentilezza e la sua grande generosità. Il suo lascito vivrà per sempre nei corridoi di Expo e nell’anima della città di Riva del Garda, che tanto ha amato, certi che continuerà a prosperare e crescere, proprio come lui avrebbe voluto”.
Anche Carlo Modena, primo presidente della Palacongressi srl (Oggi Riva Fierecongressi), imprenditore alberghiero, lo ricorda con affetto: “Addio e grazie di tutto! Se ne è andato Karl Friedrich Eichholz, il papà di Expo Riva Schuh, cittadino onorario di Riva del Garda, non solo perché l’amministrazione ha voluto così ma perché lo è stato a tutti gli effetti – racconta a La Busa – Friedrich Eichholz era stato, 100 edizioni fa, quindi 50 anni fa, capo di un manipolo di rappresentanti internazionali di prodotti calzaturieri italiani, colui che, cedendo (volentieri) alle insistenze di Mino Miorelli, torbolano, accettò di portare a Riva del Garda un evento che sostituiva molte visite a clienti importanti. Perché invece che andare con le valige in giro per l’Europa a mostrare le scarpe italiane non ci si metteva d’accordo tra i rappresentanti più importanti, ad invitare in Italia, tutti insieme, nelle stesso luogo e tempo, i clienti? Così è nata l’Expo Riva Schuh, una delle fiere più importanti del mondo, la prima forse nel suo settore, l’evento che ha permesso a Riva del Garda di farsi conoscere nel mondo fieristico, a crescere, a costruire, a finanziare tutta la attività della società organizzatrice. E tutto il percorso, in ogni suo passaggio, ha avuto la ”benedizione“ di Eichholz, il suo parere tanto pacato quanto determinato, sostenuto spesso da battute salaci e taglienti, ma propositive. Un uomo che ha saputo dire di no a proposte dei maggiori competitors fieristici nazionali ed internazionali, legato alla sua fiera ed alla sua Riva, facendo “le barricate” diventando per Riva l’àncora, contro le avances di Dusseldorf, Bologna, Verona , Milano e… delle stesse associazioni dei calzaturieri, per un certo periodo. Senza mai chiedere, né avere nulla in cambio (a parte la meritata cittadinanza) e, la riconoscenza di chi, come chi scrive, ha avuto la fortuna di poterne apprezzare le doti ed i sentimenti. Quanti aneddoti, quante inaugurazioni, quante fotografie, che hanno segnato il passare del tempo e la crescita dell’Expo che egli ha salutato per l’ultima volta, seppur da remoto, proprio in occasione della centesima candelina, a gennaio (veri foto del video messaggio). Quante volte (praticamente sempre, anche dopo la conclusione dei miei incarichi pubblici) arrivando a Riva, prima di approdare al Du Lac, fermava la sua Mercedes davanti al mio hotel per farmi un saluto, per consigliarmi, consigliarci, e quasi sempre in queste occasioni, assolutamente informali, sono nati i passi più importanti: dalle camere d’albergo ai residences, ai tendoni esterni, al debutto della Baltera). Ci sarebbe molto da dire e scrivere, ma mi fermerei ad un commosso e sincero “grazie di tutto, Signor Eichholz” (in 50 anni non abbiamo mai avuto il coraggio di darci del Tu)”

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