Riva del Garda, protesta a 60 metri: operai senza stipendio salgono su gru

Redazione24/06/20255min
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Momenti di forte tensione questa mattina, martedì 24 giugno, nel cantiere per l’ampliamento del polo congressuale e teatrale di Riva del Garda. Un gruppo di undici operai ha inscenato una clamorosa protesta, salendo su ponteggi e su una gru alta circa 60 metri, per denunciare il mancato pagamento degli stipendi che, a quanto dichiarano, non ricevono da marzo.
Secondo le prime informazioni i lavoratori, perlopiù stranieri, in particolare di origine egiziana e kosovara, sarebbero impiegati da una ditta in subappalto, che risulterebbe insolvente. Nonostante le rassicurazioni iniziali da parte di una delle aziende appaltatrici, i dipendenti avrebbero ricevuto nei giorni scorsi la notizia che difficilmente verranno saldati prima della fine dell’anno.
La protesta è iniziata nelle prime ore del mattino, quando gli operai, anziché iniziare il turno di lavoro, si sono diretti verso i punti più alti del cantiere. Alcuni di loro si sono arrampicati sulla gru, mentre altri hanno occupato i ponteggi. La situazione ha destato subito preoccupazione per l’altezza a cui si trovavano, facendo scattare l’intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco.

 

 

Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco di Riva del Garda, supportati dai colleghi volontari di Arco, che hanno predisposto un telo anticaduta e utilizzato un’autoscala. Presente anche personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e un presidio sindacale di Edil Cisl. L’intervento è stato gestito con grande attenzione: è stato necessario oltre un paio d’ore di mediazione per convincere i lavoratori a scendere.
Una volta rassicurati e convinti a porre fine alla protesta, gli operai sono stati raggiunti dal personale specializzato SAF (Speleo Alpino Fluviale) e accompagnati a terra in sicurezza. Fortunatamente non si registrano feriti né incidenti.
Restano però irrisolti i nodi alla base della protesta. Le autorità stanno approfondendo la situazione contrattuale e retributiva all’interno del cantiere, finanziato da Provincia e Patrimonio del Trentino. Il caso riaccende l’attenzione sulle condizioni dei lavoratori nei grandi appalti pubblici e sulla necessità di maggiori tutele contro i ritardi nei pagamenti.

 

Sulla questione è stata diramata una dura nota da parte del sindacato CGIL:

https://labusa.info/operai-sulla-gru-per-protesta-a-riva-del-garda-la-cgil-inaccettabile-in-un-cantiere-pubblico/