Riva del Garda, nuova vita per il Maso Ronc?

Stagista23/12/20203min
maso ronc riva 2


L’associazione culturale Riccardo Pinter di Riva del Garda ha come scopo anche quello di tutelare i numerosi edifici storici della città e che si trovano in condizioni di precarie, lanciando appelli e sollecitando le varie amministrazioni locali, come sta facendo da diverso tempo per il Maso Ronc. Il compendio deriva da un lascito all’Inviolata, con 1.700 Messe legatarie all’anno. Al momento l’edificio versa in condizioni molto precarie: le erbacce occupano l’intera area, le piante sono prive di cure, le mura malridotte e gli infissi martoriati. Proprio la Pinter, nel 2018, aveva organizzato una marcia di sensibilizzazione al Maso, in modo da sollevare il problema riguardante la trascuratezza del patrimonio. Il presidente Riccadonna espone la possibilità di far sorgere un giardino botanico al Maso, ossia un’area dove far conoscere la flora di quel luogo, provvista di balcone, sopra il centro cittadino e distante da esso solo pochi passi. Lo scopo della proposta è quello di insistere sul recupero dello stabile. Anche l’Assessore Pietro Matteotti si è detto favorevole ad un possibile intervento di sistemazione, dopo un sopralluogo al rudere assieme a Franco Gatti, Paolo Matteotti e Giovanni Manotti. Graziano Riccadonna si dimostra speranzoso, visto il notevole interesse da parte del Comune di Riva nei confronti del Maso. L’assessore Matteotti spiega che nel programma elettorale della coalizione Malfer era presente il recupero del Maso Ronc. Matteotti ha inoltre voluto ricordare un rilievo piano-altimetrico, trovato in una vecchia pratica comunale, dove si intendeva costruire un orto botanico nel 2016. L’amministrazione Santi appoggia l’idea di ridare vita al Maso, ipotizzando appunto la realizzazione di un orto botanico basato sul modello dei Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano. In chiave turistica, il recupero del Maso avrebbe elevate potenzialità: spiega infatti l’assessore Matteotti che una volta ristrutturato e reso agibile, dotato anche di museo etnografico, si presterebbe alle visite guidate come per la centrale idroelettrica.
Adesso bisognerà inserire la spesa per il Maso nelle opere pubbliche a bilancio 2021-2023.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A.Maffei” – Alessia De Masi)

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