Riva del Garda, la Polizia trova e denuncia 11 ragazzi delle baby-gang

Redazione09/09/20213min
Polizia-Trento1

Sono undici i minori segnalati all’Autorità Giudiziaria dal Commissariato di P.S. di Riva del Garda negli ultimi tre mesi. I reati contestati vanno da furto, imbrattamento, violazione di domicilio, minacce e reati contro la persona.
I minori, che hanno un’età tra i 14 ed i 17 anni e che spesso hanno agito in piccoli gruppi, hanno con il loro comportamento, in molti casi reiterato, turbato interi rioni provocando, per questo motivo, numerosi interventi da parte della Polizia di Stato e delle altre Forze dell’Ordine.
I casi vanno dal furto degli estintori, all’imbrattamento di edifici pubblici o di attività commerciali, al danneggiamento di alcuni mezzi di enti pubblici, al furto di bibite dai distributori di bevande, alle minacce contro le persone che li invitavano ad un comportamento più responsabile.
L’attività di indagine ha permesso agli investigatori dei Commissariato di P.S. di ricostruire, attraverso testimonianze e riprese delle videosorveglianze, tutti i fatti e segnalarli alla Autorità Giudiziaria.
Durante il periodo estivo sono stati, inoltre, molte le iniziative della Polizia di Stato, in particolare sulle spiagge del comune di Riva del Garda e sui mezzi di trasporto, per arginare atteggiamenti da parti di giovani, provenienti anche da altri comuni del trentino, che dalla maleducazione potevano sfociare in comportamenti penalmente rilevanti, riuscendo, nella molteplicità degli interventi, a far comprendere ai ragazzi di avere una condotta di rispetto verso gli altri consociati.
“La denuncia penale a carico dei giovani – commenta il dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza Salvatore Ascione – è l’estrema ratio a cui non ci si può sottrarre quando vengono violate in modo sistematico varie disposizioni di Legge. In più occasioni si è cercato di far comprendere a questi giovani il disvalore delle loro azioni e in alcuni casi ci si è riusciti, nel continuo colloquio con le loro famiglie e le Istituzioni, nell’intento di farli ritornare sui canoni della legalità facendogli apprezzare il valore del comportamento positivo e della buona educazione”.

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