Riva: addio al panettiere filantropo Francesco Vivaldelli

Redazione21/10/20233min
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FRANCESCO VIVALDELLI All'ottantesimo con gli amici
FRANCESCO VIVALDELLI A San Pero con la Pinter
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FRANCESCO VIVALDELLI Compleanno con Milena

 

La città di Riva del Garda ha perso Francesco Vivaldelli, un’altro dei sui personaggi emblematici, grande filantropo appassionato d’arte e storico panettiere della città.
Un suo ricordo è stato scritto dalla associazione culturale “Riccardo Pinter” alla quale era molto legato. “Di Francesco Vivaldelli – scrive il presidente del sodalizio Graziano Riddadonna – ricordiamo la generosità d’animo tesa a sollevare il prossimo dalle angustie della vita quotidiana, la precisione nei giudizi e lo spirito conviviale. Credeva nell’amicizia e nella filantropia, affabile e curioso verso tutti senza pregiudizi, questo era il carattere peculiare di Francesco. Il suo grande cuore ha cessato di battere a 87 anni quando ormai sembrava una crisi, la sua, superata e superabile, lasciando tutti con un palmo di naso o, meglio, con una delle sue battute scherzose che anche negli ultimi tempi regalava ai familiari, la cara moglie Milena, i figli Simone e Giovanni, gli affezionatissimi nipoti Gaia e Franceschino (per distinguerlo dal suo nome) e agli amici.
Erede di un panificio storico come quello creato a Riva dal padre Giovanni, nativo di Varone dove ancora esistono i Vivaldelli “Perotini”, aveva proseguito il lavoro del fornaio lasciando ai cugini la macelleria varonese. Il panettiere era la sua professione della vita, abbracciata con entusiasmo, e una notevole dose di fantasia e imprenditorialità che gli avevano permesso di superare la prova della difficoltà di reperire manodopera ingaggiandola dalla Croazia con generosità e spirito di amicizia che dura tuttora.
Prima degli anni Duemila aveva iniziato a frequentare le coste croate creando occasioni imprenditoriali e amicizie che ancora non si sono dissolte.
Amante del bello e dell’arte, Francesco si era costruito una collezione di opere artistiche di notevole spessore, divenendo mecenate e consigliere dell’amico scultore Renato Ischia, così come lo era stato a suo tempo di fra Silvio al convento dei Francescani delle Grazie.
Amante dell’archeologia, ancor prima della scoperta delle Terme Romane negli scavi sotto la sua casa di via Roma, aveva scoperto e valorizzato con vera gioia la collezione di monili e monete che ora fanno bella mostra di sé al Museo Civico rivano.
Amante dell’associazionismo e amico personale di Riccardo Pinter, non aveva lesinato aiuti all’associazione omonima, sempre prodigo di consigli e suggerimenti che d’ora in avanti ci mancheranno”.
I funerali si svolgono lunedì 23 ottobre alle ore 14 al cimitero di Riva del Garda.

 

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