Risultati INVALSI 2017: ulteriore conferma della buona qualità della scuola trentina
Si confermano anche per le rilevazioni INVALSI 2017 i buoni risultati ottenuti in generale dagli studenti della provincia di Trento in ogni livello scolare. In particolare, è da rilevare come mentre i risultati nella scuola primaria sono in linea con le medie nazionali, nella scuola secondaria di primo e secondo grado essi sono significativamente al di sopra della media italiana, soprattutto in Matematica. L’efficacia della scuola trentina cresce dunque lungo i successivi gradi dell’itinerario scolastico.
Particolarmente soddisfatto il presidente e assessore all’istruzione Ugo Rossi nel commentare i dati del Rapporto INVALSI 2017: “Gli ottimi risultati ottenuti dagli studenti trentini – ha dichiarato il presidente Rossi – ripagano della particolare che l’Amministrazione provinciale dedica costantemente alla nostra scuola. Le famiglie e la comunità trentina sanno che possono contare su un sistema educativo di qualità, grazie alla professionalità e all’impegno di dirigenti, docenti e di tutto il personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole”.
Alla presenza del sottosegretario di Stato all’istruzione, università e ricerca Vito De Filippo, della dirigente generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione Carmela Palumbo, della presidente Anna Maria Ajello e di tutto lo staff di ricerca INVALSI, sono stati presentati stamani a Roma presso la sala comunicazione del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, i risultati delle rilevazioni INVALSI condotte nelle scorse settimane su Italiano e Matematica. Gli allievi coinvolti nelle prove 2017 sono stati tutti quelli delle classi II e V primaria, della III secondaria di primo grado e della II secondaria di secondo grado. Quest’anno è stato anche l’anno conclusivo della modalità di rilevazione tradizionale attraverso “carta e penna”: dall’anno prossimo, infatti, le prove INVALSI saranno computer based per la secondaria di primo e secondo grado. Inoltre, sempre dall’anno prossimo, nella quinta primaria e nella terza secondaria di primo grado sarà previsto lo svolgimento anche della prova di Inglese, riconosciuta come competenza di base insieme all’Italiano e alla Matematica, mentre dal 2018-19 prenderà avvio anche la prova di grado tredici (“la maturità”) direttamente computer based per tutte e tre le materie (matematica, italiano e inglese). Oltre a ciò, saranno restituiti giudizi sintetici al posto di punteggi, che indicheranno ciò che ciascuno studente è in grado di fare.
Tornando alle rilevazioni 2017, anche per tale tornata i risultati forniti dall’INVALSI restituiscono una fotografia molto positiva della scuola trentina. Così come avviene in molte regioni dell’Italia settentrionale, le scuole primarie di Trento partono con risultati in linea con la media nazionale, mentre il differenziale si acuisce divenendo particolarmente significativo nella scuola secondaria di primo e secondo grado, specie in Matematica. L’efficacia della scuola trentina cresce dunque lungo i successivi gradi dell’itinerario scolastico.
Il risultato della provincia di Trento nella scuola secondaria di secondo grado, il più alto in assoluto, sia in Italiano sia in Matematica, potrebbe risultare in parte influenzato dal fatto che il campione non comprende gli studenti della formazione professionale: gli alunni trentini di seconda superiore costituiscono pertanto una popolazione più selezionata rispetto a quella del resto d’Italia, dove la percentuale di studenti che frequenta la formazione professionale è assai più modesta. Tuttavia, anche disaggregando i dati per macro-indirizzi, i punteggi medi dei Licei e degli Istituti Tecnici in Matematica sono significativamente superiori alla media italiana e i più alti in assoluto rispetto a quelli degli omologhi istituti delle altre regioni italiane, mentre in Italiano sono in linea con quelli delle migliori regioni.
Un’ulteriore ma importante conferma che emerge dai dati INVALSI 2017 riguarda inoltre la contenuta dispersione dei punteggi, che in ogni livello scolare è in genere inferiore alla media italiana (posta eguale a 40). Ciò è indice di una maggiore omogeneità di risultati e di una minore distanza fra i risultati degli alunni migliori e peggiori, a testimonianza che il sistema educativo trentino non solo raggiunge buone performance, ma è in grado di esprimere anche elevati livelli di equità.
Per un’analisi approfondita dei risultati delle prove INVALSI per il 2017, si rimanda al sito IPRASE – Area valutazione (www.iprase.tn.it/valutazione), dove sarà reperibile nelle prossime settimane il documento con ulteriori informazioni.