Rissa a Varone, l’ex assessore Grazioli: “Serve più sicurezza e responsabilità, Riva non resti a guardare”

Dopo il grave episodio di violenza avvenuto nei pressi del Centro di Formazione Professionale di Varone, che ha visto coinvolti alcuni giovani — tra cui due studenti dell’istituto — il dibattito sulla sicurezza e sul ruolo educativo delle istituzioni si è riacceso anche a Riva del Garda.
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Tra le voci più critiche si è fatta sentire quella di Luca Grazioli, ex assessore al patrimonio, che non nasconde la propria delusione per le recenti scelte dell’amministrazione comunale:
“Rimuovere la delega alla sicurezza da parte dell’amministrazione di sinistra rappresenta un’occasione persa per rafforzare il legame tra Comune e forze dell’ordine. È fondamentale mantenere alta l’attenzione su alcuni temi prioritari per la nostra città. Le forze dell’ordine svolgono un lavoro quotidiano prezioso, e una collaborazione più diretta con l’assessorato amplificherebbe i risultati ottenuti. Peccato!”
Per Grazioli, il caso di Varone non è un episodio isolato, ma un campanello d’allarme di fenomeni che, se trascurati, rischiano di degenerare nel tempo.
“Non possiamo ignorare il fatto che anche Riva del Garda, sebbene oggi sembri lontana dai problemi delle grandi città, si troverà presto ad affrontare situazioni simili a quelle di Trento, tra dieci o quindici anni. Già oggi assistiamo a comportamenti inaccettabili, come quelli accaduti vicino alla scuola di Varone: bullismo, mancanza di rispetto, disinteresse per le regole. Tutto questo mina la nostra comunità e il suo spirito accogliente.”
L’ex assessore invita a una reazione decisa e concreta, superando la retorica e la superficialità di certi dibattiti pubblici:
“La soluzione non è semplice, ma è necessaria, e dobbiamo agire adesso. Serve determinazione e severità verso chi disattende le regole civili. Invece di pensare solo alla bandiera della pace, alla Palestina o alla fame nel mondo, dovremmo iniziare a entrare nel merito della nostra Riva e dei suoi problemi. Educare i giovani al rispetto e alla responsabilità sarebbe già un passo cruciale, prima che la situazione diventi irreversibile.”
Un monito che chiama in causa la politica locale, ma anche la comunità tutta.
“Dobbiamo agire ora per preservare il futuro della nostra città — conclude Grazioli — mantenendo alta l’attenzione e smettendo di dimostrare complicità in scioperi ridicoli e passeggiate di facciata.”
Le parole dell’ex assessore riportano il tema della sicurezza e dell’educazione al centro del dibattito cittadino. Perché, come ricorda Grazioli, “la pace sociale si costruisce ogni giorno, partendo dal rispetto delle regole e dal senso civico.”
Nicola Filippi