Rischio alluvioni, in Trentino ogni anno 25 milioni per la prevenzione

Redazione14/10/20253min
20201003_DSC3997 ARCO PIENA DELLA SARCA - GARDA TORBOLE


 

Dalle sorgenti di Resia fino all’Adriatico, il fiume Adige attraversa territori, storie e comunità. A questo protagonista della vita economica e sociale del territorio è stato dedicato il convegno “Passato, presente e prospettive del fiume Adige”, presso l’Itas Forum di Trento. L’evento, organizzato dal Servizio Bacini montani della Provincia autonoma di Trento, apre ufficialmente la Settimana della Protezione civile del Trentino e rappresenta un momento di riflessione e confronto tra istituzioni, enti di ricerca e professionisti sui molteplici aspetti legati alla gestione di questo corso d’acqua della regione. Sotto la lente, sicurezza idraulica e tutela ambientale, oltre a memoria storica e pianificazione futura. “Le esperienze vissute, da Vaia alla tragedia di Stava, ci ricordano quanto il rapporto con l’acqua e con la natura richieda responsabilità, conoscenza e capacità di gestione. Il Trentino ha saputo affrontare situazioni difficili e da esse ha tratto la consapevolezza che la sicurezza del territorio è una priorità da portare avanti con continuità e visione” sono state le parole del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, intervenuto in apertura dei lavori.

 

 

14A ribadire quanto la gestione dell’Adige – assegnata nel 2000 al Trentino dallo Stato – sia una responsabilità centrale nell’esercizio dell’autonomia trentina, è stata l’assessore con delega alla difesa idrogeologica e agli enti locali, Giulia Zanotelli: “Quando parliamo di rischio idrogeologico, dobbiamo ricordare un principio fondamentale: il rischio zero non esiste. Proprio per questo il nostro impegno quotidiano è rivolto alla prevenzione, alla mitigazione e alla manutenzione costante, anche grazie anche al lavoro del Servizio Bacini montani e del Servizio Foreste”.
Zanotelli ha messo in luce anche come siano ingenti le risorse messe in campo: “Ogni anno investiamo mediamente 25 milioni di euro per la difesa del territorio provinciale. Nell’ultimo decennio, il valore complessivo supera i 281 milioni di euro: si tratta di fondi provinciali, statali e del Pnrr”.

Quella di lunedì 13 ottobre è peraltro una giornata simbolica poiché, come ha ricordato il dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait, il 13 ottobre è riconosciuta quale Giornata internazionale per la mitigazione delle catastrofi naturali.
Il valore tecnico e scientifico dell’incontro è stato ribadito anche dal dirigente del Servizio Bacini montani, Lorenzo Malpaga, che ha spiegato come il convegno sia pensato per offrire uno sguardo completo sul fiume Adige, coinvolgendo enti e territori limitrofi.