Rientrate le opere di Segantini arcensi esposte a Bratislava

Fabio Galas28/09/20243min
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Sono rientrate ad Arco e nuovamente esposte alla mostra «Giovanni Segantini. Il poema universale», i sette dipinti ammirati dal 18 giugno al 22 settembre al museo storico di Bratislava, alla prima esposizione in Slovacchia interamente dedicata a Giovanni Segantini dal titolo «Giovanni Segantini (1858–1899). Výber z tvorby» (ovvero «opere scelte»).

Si tratta di:
«Pulcini nell’aia» (1880-1881, olio su tela, 43×70 centimetri),
«Pannello decorativo con fiori» (1880 circa, olio su tavola, diametro 74 centimetri),
«Autoritratto all’età di vent’anni» (1879-1880, olio su tela, 35×26 centimetri),
trittico «Natura morta con cacciagione e frutta», «Natura morta con lepre e frutta» e «Natura morta con pesce e verdura» (1879-1880, olio su lamiera di zinco, 21×94,5, 26,5×100,5 e 20×95,5 centimetri)
«A messa ultima» (1886-1887, olio su tela, 35,5×28,5), una delle acquisizioni più recenti.

Organizzata dall’Istituto italiano di cultura di Bratislava in collaborazione con il Museo nazionale slovacco, la galleria civica «Segantini» di Arco e il Museo di belle arti di Budapest, la mostra ha offerto al pubblico slovacco un’occasione unica per ammirare le splendide opere di uno degli artisti italiani più famosi e rivoluzionari del secondo Ottocento. L’esposizione, che ha rappresentato vari momenti e generi della pittura di Segantini, dalle nature morte ai ritratti, dalle opere decorative fino a quelle del periodo brianteo, ha costituito uno degli eventi di punta del XVII Festival italiano in Slovacchia «Dolce Vitaj», organizzato ogni anno dall’Istituto italiano di cultura di Bratislava in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Slovacchia e la Camera di commercio italo-slovacca, con il sostegno di importanti partner locali e il patrocinio del sindaco di Bratislava, Matuš Vallo.

La mostra «Giovanni Segantini. Il poema universale», alla galleria civica di Arco fino al 27 ottobre, è un progetto che conduce il visitatore negli anni della Brianza, vissuti da Segantini come un ritorno alla natura, un allontanamento dall’ambiente urbano di una Milano che non è mai stata per il pittore un luogo di particolare bellezza. La caratteristica del progetto è la presenza di tanti quadri dedicati dal pittore di Arco al tema del tramonto, dell’arrivo della notte: dopo oltre trent’anni è possibile rivedere il bellissimo «Effetto di luna», appartenente a una collezione privata svizzera, esposto pubblicamente per l’ultima volta nel 1987. Ma moltissime sono le opere inedite per Arco: da «La culla vuota» (Galleria Ricci Oddi di Piacenza) a «Il bagno del bambino» (Museo Segantini di St. Moritz); da «Paesaggio con donna sull’albero» (Museo Allerheiligen di Schaffhausen, Svizzera) al nuovissimo e del tutto inedito «Cavalli al guado», recente acquisto del Comune di Arco proveniente da una collezione privata lombarda e mai esposto prima al pubblico.
La galleria civica «Giovanni Segantini» è aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 (lunedì chiuso). Biglietti: 7 euro l’intero, 5 euro il ridotto.

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