Restituisce il Rolex trovato a Riva, ma era falso

Redazione08/02/20232min
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Nell’ottobre 2022 un cittadino rivano rinveniva, in una strada centrale di Riva del Garda, un orologio “Rolex” che coscientemente portava al comando di Polizia Locale dell’Alto Garda e Ledro. Considerato il valore dell’oggetto, la speranza era che potesse essere restituito all’effettivo proprietario.
L’orologio veniva preso successivamente in carico dall’agente che da anni si occupa dei rinvenimenti di oggetti smarriti sul territorio dei comuni della gestione associata di Polizia locale per poter essere ispezionato, catalogato anche al fine di provvedere, in caso non sia stato possibile rintracciare il legittimo proprietario, alla restituzione al rinvenitore trascorso un anno dal suo ritrovamento così come previsto dal Codice civile.
L’occhio esperto dell’agente si è concentrato sin da subito sull’autenticità dell’orologio tanto da voler effettuare ulteriori accertamenti al fine di verificare che non si trattasse di un oggetto contraffatto. Il nucleo di polizia giudiziaria del Comando disponeva una perizia effettuata dal centro Rolex di Trento (gioielleria Tomasi) che ha recentemente confermato che l’orologio rinvenuto si trattava, infatti, di un falso.
Dell’accaduto veniva informata la Procura della Repubblica di Rovereto che, sulla base degli accertamenti effettuati, rilascerà il nulla osta al Comando di Polizia Locale per procedere alla distruzione dell’oggetto.
È utile ricordare che contraffazione e vendita abusiva senza autorizzazioni procurano perdite economiche per il sistema produttivo nazionale, arrecando danni ai prodotti del Made in Italy, rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori e perdita di posti di lavoro a vantaggio dell’incremento di lavoro nero. La vendita e l’acquisto di beni ed oggetti contraffatti commercializzati in modo illegale possono portare anche all’applicazione di sanzioni severe in ambito penale, come la ricettazione.

 


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