Raccolta rifiuti, aumenti anche ad Arco
Raccolta rifiuti, aumenta la tariffa nel Comune di Arco. Rincari nell’ordine dell’8,2% per le utenze domestiche e un più pesante 12,5% per quelle non domestiche. Brutte notizie per i contribuenti arcensi che si vedranno aumentare le tariffe del 2024 dopo la votazione avvenuta nell’ultimo consiglio comunale. Il provvedimento è infatti passato con 14 voti a favore e 5 contrari (Stefano Bresciani, Ferruccio Morandi, Ugo Perini, Stefano Tamburini e Nicola Tamburini).
Il motivo dell’aumento è stato spiegato dall’assessore al bilancio, Francesca Modena. Le tariffe devono coprire i costi. Per calmierare le tariffe, come indirizzo politico, il Comune di Arco è intervenuto con un fondo di 50 mila euro. Ma ciò che ha creato maggiore impatto sulle nuove tariffe è stato l’aumento “sproporzionato” del costo per la parte indifferenziata. Si è passati dai 160 euro del 2022 per arrivare a 340 euro. Inoltre, nel 2023, non c’è stata una crescita delle utenze domestiche. I costi fissi e variabili, spalmati sulla platea delle utenze domestiche, hanno inciso sulla tariffa finale.
Dati alla mano, nel 2022 la raccolta differenziata si attestava sul 75%, cresciuta di qualche punto nel 2023 fino al 78,4%. L’obiettivo nazionale – ha spiegato in aula l’assessora Modena – è raggiungere il 65%, mentre quello del gestore è pari al 72%. L’obiettivo dei contribuenti di Arco è stato centrato, ma preoccupa invece la crescita della parte indifferenziata.
In consiglio il dibattito si è fatto vivace con lo scambio di vedute sul fondo da 50 mila euro fra i consiglieri d’opposizione Stefano Tamburini (“SiAmo Arco”) e Stefano Bresciani (Patt) e l’assessora Modena. Se non sarà riproposto per i prossimi anni, dai banchi delle opposizioni è arrivata la richiesta di avviare interventi virtuosi da parte dall’amministrazione comunale e “una più attenta analisi del servizio complessivo”.