Protezione Civile verso la Moldavia, il Vigile più giovane è Massimo Pedrini di Lasino

Redazione24/03/20223min
Massimo-Pedrini-vigile-del-fuoco-volontario-di-Lasino_imagefullwide

Nella mattinata di mercoledì 23 marzo la cucina mobile dei Nuvola è stata riparata e quindi la colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina è potuta ripartire. I membri della spedizione hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, dopo le difficoltà legate al guasto al cambio del furgone del Nucleo volontari alpini, avvenuto martedì mattina. Trentasette dei 43 operatori hanno raggiunto Bucovina, in Transilvania, poco dopo l’una di notte (a guidare la colonna mobile sono stati i vigili del fuoco permanenti), mentre Giovannini con 2 membri dei Nuvola e 3 persone di supporto – tra cui i tecnici dell’officina mobile – hanno seguito in prima persona le operazioni di riparazione.
Il più giovane membro della colonna mobile è Massimo Pedrini, 26 anni, vigile del fuoco volontario di Lasino ed artigiano presso l’impresa edile di famiglia: “Per quale motivo ho dato la mia disponibilità a prendere parte alla missione? Avendo conseguito la patente C ed E per gli autotreni posso mettermi alla guida dei tir che trasportano i container. Ho capito che questa era una buona occasione per fare la mia parte in favore della popolazione ucraina che sta vivendo una situazione terribile”.
Il gruppo è tornato ad essere unito ed ha raggiunto la Moldavia. Gli uomini della protezione civile hanno trascorso la notte a Chișinău, la capitale. La consegna del materiale per l’allestimento del campo di accoglienza alle autorità locali avverrà nella mattinata di giovedì 24 marzo. A bordo degli 11 Tir che – assieme ad altri mezzi – compongono la colonna mobile, vengono trasportati 17 container di materiale tecnico ed uno carico di beni di prima necessità raccolti dalla Caritas e destinati alle parrocchie moldave che stanno accogliendo i profughi ucraini.

In un contesto complesso come quello che gli uomini della protezione civile si apprestano ad affrontare, un ruolo centrale sarà svolto da Petru Turcanu, cittadino moldavo da 20 anni in Italia e dipendente del Servizio prevenzione rischi che, per conto dei Nuvola, segue la colonna mobile per superare l’ostacolo della lingua. A Chișinău incontrerà il figlio Giorgio con la nuora, che non vede di persona dall’inizio dell’emergenza Covid e riabbraccerà i tre nipoti tra i quali Arturo, nato un anno fa, che non ha mai conosciuto di persona.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche