“Progetto Comune” preoccupato per la salute del Garda e il depuratore di Linfano
“Dopo i divieti di balneazione di Riva e Tenno si deve tornare a discutere sulla salute delle acque del lago di Garda. E a Nago Torbole? Ci sono rischi per la balneazione?”. Lo chiedono in una mozione urgente, depositata in Comune, i consiglieri di “Progetto Comune per Nago Torbole” Giovanni (Johnny) Perugini, Giovanni (Nino) Mazzocchi e Giovanni (Beppe) Di Lucia: “Nelle ultime settimane la salute del lago di Garda, ma anche quella del lago Tenno, ha mostrato segnali preoccupanti – scrivono – Già da anni il tema è all’attenzione delle autorità, soprattutto della sponda sud del lago, con ripetuti divieti di balneazione in diverse spiagge. Anche le nostre zone non sono state indenni da momenti difficili per problematiche di inquinamento, per fortuna temporaneo, con conseguente divieto di balneazione”.
Settembre 2018
“Un primo evento complicato toccò la sponda altogardesana nel settembre 2018, quando furono emesse ordinanze di divieto di balneazione lungo le spiagge tra Torbole e Riva a causa di inquinamento causato da sversamento di acque nere dall’impianto di depurazione in località Linfano. La Provincia e i sindaci, in prima fila durante un servizio del TG Regionale, assicurarono tempestivi interventi e soluzioni. La PAT assicurò uno stanziamento di circa 5 milioni di euro per lavori sul collettore, sulle vasche e sulla copertura, ma ad oggi di quei lavori, che dalle promesse sarebbero dovuti terminare entro fine 2024, non vi è traccia di un rapido e sostanziale avanzamento”.
Giugno 2024
“A giugno scorso, la spiaggia dei Pini di Riva è stata oggetto di un divieto di balneazione, protrattosi fortunatamente solo per pochi giorni. Tale divieto è rimbalzato su tutta la stampa europea che ha dato risalto negativo al turismo che ha sempre apprezzato l’Alto Garda soprattutto per la qualità ambientale che sa offrire”.
Depuratori in sofferenza
“La grande piovosità di questa stagione primaverile e gli strascichi che fino ad oggi il meteo ha determinato, hanno sovraccaricato in maniera importante i depuratori locali che, fortunatamente, fino ad oggi hanno, bene o male, “retto l’urto”. Con l’avanzare della stagione turistica, però, il carico antropico sul nostro territorio è aumentato vertiginosamente, tanto che ci giungono forti le preoccupazioni sulla tenuta degli impianti di depurazione, in particolar modo di quello del Linfano. Alcuni abitanti del posto ci hanno segnalato, infatti, fenomeni di tracimazione delle acque nere nei locali delle loro abitazioni, segnalati ci dicono alle autorità competenti, come successo prima dell’evento del 2018. Questo segnale ci preoccupa non poco ed il timore è che le continue bombe d’acqua che si succedono frequentemente causa il cambiamento climatico, in aggiunta al carico antropico portato dai turisti, siano elementi che possano causare problematiche oggetto di nuove ordinanze di divieto di balneazione, con evidenti rischi di danni diretti e di immagine per residenti, operatori e tutto il territorio in genere”.
No agli allarmismi
“Non si tratta quindi di provocare allarmismi ingiustificati, ma piuttosto dell’impellente necessità di affrontare tempestivamente e preventivamente qualsiasi situazione che possa mettere a rischio la balneabilità e l’immagine del Garda Trentino”.
Per questa serie di motivi, i tre consiglieri comunali d’opposizione chiedono al Sindaco e alla Giunta comunale di relazione in consiglio comunale sui lavori al depuratore di Linfano, informare sulla qualità delle acque del lago di Garda, sollecitare la Provincia alla tempestiva sistemazione del depuratore di Linfano. Infine, coinvolgere tutti i comuni dell’Alto Garda in una iniziativa volta a potenziare ed aggiornare tutto il sistema di depurazione delle acque immesse poi nel Garda.