Pranzo di Tenno: la cittadinanza onoraria ad Antonello Briosi
“Un esempio per i giovani, un talento che si è costruito da solo in campo imprenditoriale valorizzando l’aspetto umano e sociale del fare impresa. Antonello Briosi è sì un campione di impresa, ma prima ancora di cittadinanza che ha lasciato il segno, e continua a farlo tutt’oggi, non solo nella sua comunità di origine ma in molte iniziative a livello nazionale ed internazionale”. Così l’assessore alle attività economiche della Provincia autonoma di Trento Achille Spinelli a Pranzo di Tenno, in occasione del conferimento da parte del sindaco Giuliano Marocchi della cittadinanza onoraria all’imprenditore fondatore della Metalsistem di Rovereto.
A sottolineare l’importanza, non solo formale, dell’importante erano presenti, oltre all’intera comunità di Pranzo, tantissime autorità: oltre all’assessore Spinelli, il presidente di Confindustria Fausto Manzana, con il vice direttore Alessandro Santini, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, la senatrice Donatella Conzatti, ed inoltre i rappresentanti del mondo economico dell’Alto Garda, delle istituzioni e delle realtà associative e di volontariato della zona (Nuvola, Protezione civile, vigili del fuoco, alpini e Comitato valorizzazione di Pranzo).
“Onorato e commosso di questo riconoscimento” si è detto Antonello Briosi dopo la lettura delle motivazioni della cittadinanza onoraria votata all’unanimità dal consiglio comunale di Tenno che, come ha ricordato il sindaco, ha preso le mosse dalla grave situazione venutasi a creare nei primi mesi del 2020 a causa della pandemia da Covid-19 con la fornitura gratuita di dispositivi di protezione distribuiti alla cittadinanza. Ma sarebbe riduttivo fermarsi soltanto a questo aspetto: “Briosi – ha detto il primo cittadino – si è dimostrato nel corso della sua carriera un imprenditore brillante e di successo, patron del gruppo Metalsistem di Rovereto, azienda di prestigio attenta all’innovazione sia nella produzione che nella ricerca del benessere dei propri dipendenti. Il suo impegno tuttavia si rivolge anche a diverse iniziative di solidarietà. Attraverso la Fondazione Metalsistem onlus, di cui è presidente, ha contribuito a realizzare innumerevoli interventi a supporto di iniziative sociali ponendo come fondamento della propria azione tre parole chiave: etica, lealtà e legalità”.
Per Briosi la cerimonia è stata un ritorno a casa, in quella manciata di case che lo ha visto crescere (“un po’ discolo ma geniale fin da piccolo” nel ricordo di una sua compagna di classe) e frequentare le elementari nella stessa aula diventata ora centro sociale. “Non ritengo di avere tutti questi meriti – ha detto – La mia storia mia deriva da quella della mia famiglia, originaria della zona fin dal 1600, dai miei avi con l’officina di fabbro-ferraio: un Dna di famiglia che ho trasmesso a mio figlio Mirco che si dà da fare ed è in prima linea non solo in azienda ma anche nel sociale. Ricordo volentieri il passato ma vivo il futuro. Bisogna saper apprezzare le cose piccole – ha concluso Briosi – e non mollare mai: la costanza è la virtù dei forti anche quando la strada appare irta e impraticabile perché sappiamo che poi, superate le difficoltà, andremo ancora più veloci verso lo stesso obiettivo: portare del bene sia nel mondo del lavoro che della solidarietà”.