Ponte sospeso sul lago di Tenno: “Sicuro e necessario”
Non tarda ad arrivare la risposta del sindaco di Tenno Giuliano Marocchi alle critiche mosse dalla minoranza consiliare «Tenno Domani» circa la costruzione di un ponte per l’attraversamento del Rio Secco, affluente del Lago di Tenno. Le perplessità riguardano principalmente l’utilità effettiva del ponte, data la presenza di sentieri alternativi, e la scelta della tipologia che è caduta su un ponte tibetano, considerato dalla minoranza poco consono alla creazione della “Riserva Locale”.
Il sindaco ribatte affermando che la scelta di costruire un ponte tibetano, condivisa peraltro da tutti gli organi preposti alla tutela, è coerente con le strutture normalmente inserite nei parchi e nelle riserve naturali. Lo scopo è quello di garantire un attraversamento pedonale in completa sicurezza che possa sostituire il precedente ponte distrutto dalle piene, in vista dell’estate dove la mole di persone aumenta di molto. Questa tipologia costruttiva garantisce maggiore durata e minore impatto ambientale, evitando la costruzione di strutture in cemento nel greto del torrente ed essendo meno incline alle modifiche indotte dagli agenti atmosferici. Il sindaco sottolinea come si tratti di un’opera di ristrutturazione di un già preesistente ponte, al quale si aggiunge innovazione e maggiore sicurezza. Il progetto comporta una tutela rigorosissima di questo territorio, considerato prezioso dal punto di vista naturalistico, in quanto si ha maggiore controllo del flusso di persone che si esplica in una minore dispersione e quindi maggiore salvaguardia del greto del torrente. Viene inoltre precisato che la costruzione di questa struttura, che garantisce l’attraversamento sicuro 12 mesi all’anno e anche con il torrente in piena, è stata richiesta e appoggiata anche del settore turistico tennese e che completa e arricchisce il panorama della mobilità sostenibile del territorio. Una volta realizzato saranno effettuate ispezioni annuali e manutenzione biennale dopo il quinto anno, con costi di gestione molto limitati.
Alla minoranza che chiedeva di utilizzare le risorse disponibili in altro modo – soprattutto per far fronte all’emergenza Covid – Marocchi ricorda che al Comune competono i soli costi di progettazione già impegnati e imputati al bilancio 2019. La realizzazione (finanziamento, bando, appalto e lavori) sarà completamente a carico della Provincia sulla base di un progetto quantificato in euro 500.000.
In risposta, invece, al capogruppo di minoranza Andrea Cobbe, molto critico nei confronti dell’idea del ponte sospeso, Marocchi risponde che l’opera non sarà realizzata sul lago ma circa 250 metri a monte della foce del rio Secco, ma soprattutto lo richiama alla coerenza considerando il suo appoggio, in qualità di presidente di “Assocentro”, alla costruzione di un ponte tibetano, assai più impattante e meno necessario, tra la rupe del Castello di Arco e la cima del Colodri.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A.Maffei” – Alessia De Masi)