Partito Democratico di Riva: “Il presidente del Consiglio Mamone riconosca il suo errore”

Redazione17/03/20223min
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Gabriele Bertoldi e Alessio Zanoni, consiglieri comunali a Riva del Garda in forza al Partito Democratico, hanno preso carta e penna e, in sette pagine, invitano il presidente del Consiglio rivano Salvatore Mamone a “riflettere e riconsiderare le circostanze che l’hanno indotta a determinate scelte procedimentali e riconoscere il suo errore ed a comportarsi di conseguenza. La dignità non è mai persa fin tanto che si è capaci di gesti coerenti. Con deferenza verso il ruolo che Lei rappresenta”.
Questo a seguito del “richiamo” che lo stesso aveva indirizzato ai consiglieri di opposizione dopo le turbolente sedute di dicembre 2021.
Il tutto si riconduce alle sedute del Consiglio comunale rivano convocate per il 27, 28 e 29 dicembre scorso che avevano all’ordine del giorno la Variante 15, argomento per il quale i consiglieri della minoranza chiedevano più tempo per documentarsi. Inoltre c’erano in calendario la discussione sulle società partecipate e la convenzione in scadenza col Corpo di Polizia Locale Intercomunale. Secondo il PD si è trattato di una precisa volontà di non voler assicurare un’adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri sulle questioni che sarebbero state poi, in quelle sedute, sottoposte al Consiglio.
La bagarre poi scaturita in aula, alla presenza di due agenti della Polizia locale che non è piaciuta all’opposizione, è stata poi ricondotta nei binari del civico confronto, ma che ora ha prodotto la lettera a firma dei due consiglieri che chiedono al presidente Mamone di riconoscere di aver sbagliato, chiedendo scusa. Bertoldi e Zanoni nella missiva asseriscono che Mamone ha ignorato la strada del dialogo mancando, di fatto, al suo ruolo e prendere invece una strada “di parte” disattendendo ogni qualsivoglia richiesta o prerogativa dei consiglieri di opposizione.
A ciò, aggiungono sempre Bertoldi e Zanoni, il fatto ancor più grave delle convocazioni per le sedute del 10, 11 e 12 gennaio 2021, le quali differiscono dalle modalità della convocazione delle sedute in modalità mista di ottobre 2020, procedure che non hanno fondamento normativo o regolamentare bensì “frutto di una Sua unilaterale valutazione e specifica volontà”.

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