Onda non ci sta: “No alla Cittadella dello Sport, basta consumo di terreno agricolo”

Nicola Filippi12/08/20244min
Vecchia area Luna Park alla Baltera



 

“Cittadella dello Sport: basta consumo di suolo agricolo e avviare un “vero” confronto sovracomunale”. Il gruppo politico Onda Alto Garda e Ledro si scaglia contro il progetto della tanto attesa “Cittadella dello Sport”.
“Si afferma che nel prossimo settembre sarà presentato all’assemblea della Comunità per la prima adozione – scrivono Johnny Perugini, Stefano Santorum e Alvaro Tavernini -. Peccato che sia stato intenzionalmente tenuto nei cassetti dal dicembre scorso: non sono stati più convocati né l’assemblea né i tavoli di lavoro per affrontare temi importanti come la perimetrazione e classificazione delle aree agricole, le scelte di edilizia pubblica e convenzionata, la carta del paesaggio e delle regole, le aree di protezione naturalistica, le strutture e i servizi di valenza sovracomunale. Malgrado solleciti provenienti da più parti (pure Onda ci ha provato più volte), il presidente della Comunità non ha voluto/potuto far proseguire il confronto e la discussione su questi temi, anche perché nel frattempo alcuni sindaci hanno portato avanti varianti urbanistiche, senza attendere gli esiti del piano territoriale di valle, come era invece logico si facesse per rispondere agli interessi generali della Comunità altogardesana”.
“Ora come d’incanto pare che il piano sia pronto per una prossima approvazione – spiegano ancora – saltando a piè pari tutti i passaggi intermedi di approfondimento, nella logica del “prendere o lasciare”, mortificando del tutto il ruolo di controllo non solo delle minoranze ma anche di tutta l’assemblea della Comunità. Ansia preelettorale? Il dubbio viene”.

“La recente conferenza dei sindaci ha poi affrontato l’argomento “Cittadella dello Sport”, localizzandola nell’area di S. Andrea e affidando il finanziamento del progetto alle due società municipali controllate di Arco e di Riva – spiegano ancora Perugini, Santorum e Tavernini -. Il costo previsto di qualche decina di milioni di euro sarà difficilmente sostenibile dai soli comuni e quindi richiederà il forte impegno della Provincia, impegno che ad oggi ancora non c’è. La cittadella dello sport è sicuramente importante per le nostre comunità e quindi va localizzata in maniera razionale e responsabile, cercando insieme la soluzione in modo che non abbia impatto sul consumo di suolo agricolo. Tutti i Sindaci si impegnino nel dialogo comune e si assumano le responsabilità comuni dell’investimento e delle successive spese di gestione”.
“E inoltre, siamo sicuri che la decisione giusta sia quella di imprimere questa accelerazione? Qual è il movente? – chiosano – Secondo noi sarebbe corretto dedicare questi ultimi mesi di amministrazione alla ricerca di soluzioni davvero “sovracomunali” a problemi comuni più che immaginare realtà che sarebbero da costruire da zero. Per raggiungere l’obiettivo di accentrare più servizi sportivi in un solo posto sarebbe più saggio valutare in alternativa aree altrettanto urbanizzate e servite da infrastrutture come l’area Buzzi-Unicem, la Baltera, l’area ex-Atlas contigua alla Cartiera del Garda, o il potenziamento della piscina di Prabi (che nel frattempo è diventato un Aquapark, ndr)”.

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