“No alle Coop la sorveglianza degli studenti”

Come annunciato a novembre da Mirko Bisesti, assessore provinciale all’istruzione e alla cultura, per garantire un risparmio economico la sorveglianza degli alunni durante l’orario della mensa passerebbe nelle mani delle Cooperative.
Le voci contrarie sono tante, al punto che la «Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil» ha pubblicato il 16 febbraio un appello per difendere il valore della mensa e chiede alla Giunta di non applicare la Legge che riduce la mensa scolastica a un problema di costo.
In particolare si teme una rottura del rapporto tra ragazzi e insegnanti delle elementari e delle medie visto che verrebbero privati di un momento in cui approfondire il processo educativo, formativo e relazionale degli studenti.
Carla Marcabruni, a nome dei genitori del Consiglio dell’Istituzione di “Riva 1”, con parere concorde dei docenti e di Raffaella Cazzolli, che ricopre il suo stesso ruolo per “Riva 2”, dice che l’ansia provata da genitori e insegnanti viene soprattutto dalla situazione di grande incertezza.

Naturalmente una volta entrata in vigore questa disposizione verrà rispettata, ma vengono richiesti dettagli.
In questo periodo il sistema scolastico è fragile, ma è grazie agli insegnanti che, con le loro capacità e la comprensione degli agli alunni, riescono a lavorare bene trasmettendo serenità. Per questo chiedono alle figure referenti della proposta, all’assessore Mirko Bisesti, una spiegazione. La referente sottolinea inoltre che si tratta del ciclo di scuola primaria e secondaria di primo grado, un periodo in cui l’organo scolastico è fondamentale per lo sviluppo della crescita.
Durante la mensa e la ricreazione lunga i bambini e i ragazzi mostrano se stessi e si relazionano agli altri. Il Consiglio di “Istruzione, infine, afferma che per i genitori l’unica certezza sono gli insegnanti.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A.Maffei” – Iliriana Kola)