Nina dei Lupi, sette settimane di riprese in Trentino
Sette settimane di riprese in Trentino, fra i territori dei Comuni di Ala e di Vallarsa: stiamo parlando di “Nina dei Lupi”, il nuovo lungometraggio diretto e co-sceneggiato da Antonio Pisu, che ritorna alla regia dopo il pluripremiato EST – Dittatura Last Minute del 2020. Il film è tratto dal libro di Alessandro Bertante ed è prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu in associazione con JC Bits Productions, con il contributo del MIBACT e il sostegno di Trentino Film Commission.
Oggi si è tenuta la presentazione, nello splendido salone di Palazzo Pizzini ad Ala, con i sindaci di Ala Claudio Soini e di Vallarsa Luca Costa, nonché il produttore Paolo Rossi Pisu, il regista e sceneggiatore Antonio Pisu, gli attori Sara Ciocca, Sergio Rubini, Sandra Ceccarelli, Davide Silvestri e Caterina Gabanella, l’attrice e co-sceneggiatrice Tiziana Foschi, lo scrittore Alessandro Bertante, la delegato di produzione Ofelia Patti, il direttore di Trentino Film Commission Luca Ferrario.
Luca Ferrario ha evidenziato come il Trentino stia “dimostrando la sua grande ospitalità e di essere film friendly”, il regista Antonio Pisu ha spiegato che: “Abbiamo scelto gli ambienti che meglio si prestavano per ambientare lo stupendo romanzo di Alessandro Bertante: Ala e Vallarsa hanno degli scorci bellissimi”. Quindi lo scrittore Bertante ha messo in luce come “Nina dei lupi” sia “tra i miei romanzi quello a cui sono più legato; il sogno di tutti gli scrittori è vedere il primo racconto diventare un film e per me ora questo sogno diventa realtà”.
Sinossi
Un’improvvisa tempesta solare rende inutilizzabile qualsiasi apparecchiatura elettronica in tutto il pianeta. Lo stesso giorno, una neonata che si chiama Nina viene ritrovata sulla montagna nei pressi di un piccolo paese sperduto. Dopo il catastrofico e misterioso evento atmosferico che tutti chiamano “la sciagura”, la civiltà come la conosciamo si sgretola, le risorse scarseggiano e ovunque e tra gli esseri umani vige la legge del più forte. In questa desolazione il paese di Nina resta però miracolosamente un mondo a parte, i suoi pochi abitanti vivono una vita senza tecnologia e Nina cresce con un forte legame con la natura, che neanche lei stessa riesce a comprendere e che la porta a essere vista da molti come strega per via degli strani fenomeni che accadono in sua presenza. Ma quando una banda di predoni invaderà il paese, decimando brutalmente la popolazione e soggiogando i superstiti, Nina ormai adolescente riuscirà a fuggire nei boschi, a imparare la sopravvivenza in montagna e la convivenza con i lupi e a comprendere i poteri che ha dentro di sé per salvare la sua gente.