Nago in cerca di identità: Opposizione e Assessore si confrontano sul futuro

Un centro storico sempre più svuotato, attività che chiudono e locali sfitti. Parte da questo quadro la nuova interpellanza presentata dal gruppo di minoranza Rinascita e Sviluppo per Nago-Torbole 2025, che porta nuovamente all’attenzione politica il tema – sentito e dibattuto da anni – della rivitalizzazione economica e sociale di Nago.
Secondo i consiglieri Giovanni “Johnny” Perugini, Adriano Vivaldi, Giovanni “Beppe” Di Lucia e Donatella Mazzoldi, la frazione “rischia di trasformarsi in un borgo dormitorio”, penalizzando in primo luogo i residenti e accentuando la distanza con la più vivace Torbole. Una situazione che, secondo la minoranza, richiede interventi concreti e una strategia definita dall’amministrazione.
Le richieste dell’opposizione: incentivi, piano organico e soluzioni per i locali sfitti
Nell’interpellanza protocollata il 31 luglio, Rinascita e Sviluppo chiedeva all’assessore alle attività economiche Claudio Mandelli di chiarire:
– quale sia la visione programmatica per arrestare il declino commerciale e attrarre nuove imprese;
– se siano previste misure come incentivi fiscali su IMU e TARI, contributi per startup e giovani attività;
– come intenda affrontare il nodo dei molti locali sfitti, anche tramite un confronto con i proprietari;
– quali siano le tempistiche per un vero piano organico per Nago.
Il gruppo lamentava inoltre l’assenza, nella variazione di bilancio del 24 luglio, di fondi specificamente destinati alla ripresa economica della frazione.
La risposta dell’assessore Mandelli: “Il Comune non è una banca, ma un abilitatore di contesto”
La replica, inviata il 26 agosto e firmata dall’assessore Mandelli, si sviluppa su più piani e rivendica l’impostazione seguita dall’amministrazione negli ultimi anni.
“La linea è chiara: il Comune non può erogare contributi diretti alle imprese, perché tali misure spettano alla Provincia”, spiega Mandelli, che insiste invece sul ruolo dell’ente come creatore di un contesto attrattivo tramite qualità urbana, mobilità, eventi, rigenerazione e semplificazione amministrativa.
Tra le iniziative rivendicate figurano:
– l’apertura del Parco Archeologico di Dos Penede,
– la riqualificazione del polo culturale,
– il servizio Bus&Go,
– il calendario di eventi culturali e gastronomici,
– le ciclovie del Garda e della Vallagarina, considerate “leve strutturali”.
Mandelli sottolinea inoltre come, senza la disponibilità dei privati a rivedere costi e condizioni, il tema dei locali sfitti resti difficile da risolvere: “Noi siamo pronti a facilitare l’incontro tra domanda e offerta”.
Infine, l’assessore respinge le accuse di immobilismo, criticando scelte urbanistiche del passato – come il progetto del centro commerciale di Nago – e difendendo l’attuale direzione: “Costruiamo un ecosistema attrattivo, non scorciatoie”.
La controreplica di Rinascita e Sviluppo: “Servono dati, pragmatismo e progetti reali”
Alla risposta dell’assessore segue un articolato comunicato della minoranza, diffuso il 4 dicembre e rilanciato in esclusiva dal nostro sito. Rinascita e Sviluppo afferma di voler evitare polemiche, ma invita l’amministrazione a un confronto basato su analisi oggettive.
Tre i punti centrali:
1. “Ripartire dai dati”
Per il gruppo consiliare, mancano numeri chiari su aperture, chiusure, occupazione e ricadute reali delle politiche messe in campo. La percezione diffusa – sostengono – è quella di un “saldo negativo” per il commercio di Nago.
2. “Unire il territorio con un vero collegamento Nago–Torbole”
La minoranza torna a proporre uno studio su un collegamento infrastrutturale tra i due centri, definendolo “un investimento strategico per avvicinare persone e servizi”, dopo che un emendamento sul tema è stato respinto in sede di bilancio.
Il servizio Bus&Go, nella forma attuale, viene considerato “insufficiente”.
3. “Dalle parole ai fatti”
Dopo dieci anni di amministrazione, secondo il gruppo è ora necessario un cambio di passo: “Nago-Torbole ha un potenziale straordinario che deve riflettersi anche sul benessere della micro-realtà locale”, si legge nel comunicato.
L’opposizione si dice pronta a collaborare su progetti concreti, per superare ogni “immobilismo” e attivare una pianificazione più incisiva.
Una partita aperta per il futuro del paese
Il confronto sul futuro di Nago è dunque destinato a proseguire. Da un lato l’amministrazione, che rivendica un percorso di qualità urbana, rigenerazione e attrattività; dall’altro una minoranza che chiede misure più dirette, analisi oggettive e un progetto complessivo più ambizioso per contrastare lo spopolamento commerciale.
Una discussione che tocca temi chiave per la comunità e che, con ogni probabilità, continuerà a essere centrale nel dibattito pubblico e politico dei prossimi mesi. (n.f.)










