Nago: all’asta giudiziaria l’incompiuta di cemento
Il destino dello scheletro di quello che doveva essere il centro commerciale di Nago, a due passi dal passo San Giovanni, passa dalle aule del Tribunale di Rovereto che ha fissato un’asta giudiziaria, al prezzo base di 4.8 milioni di euro con un’offerta minima di 3.6 milioni.
Il manufatto è ancora di proprietà della società Garda Sviluppo Srl. Previsto nel 2003 da una variante al Piano regolatore generale, sotto la giunta Parolari-Pompermaier, la sua costruzione è iniziata nel 2011, bloccata l’anno successivo a causa della crisi economico-finanziaria che aveva travolto tutto il Trentino. Nel 2016 si erano riaccesi i riflettori sull’area ex Bertoldi per via di una trattativa con la società trentina e una fondazione straniera che purtroppo non portò a nulla di concreto.
Il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi, parlando con la stampa locale, auspica una veloce conclusione della vicenda, sulla quale l’ente pubblico – ribadisce – nulla può fare.
L’edificio, che si trova in località Pandino, all’ingresso della strada che porta alla zona industriale della Mala di Nago, è al grezzo ed è destinato ad attività commerciali. È sviluppato su due piani fuoriterra, per spazi espositivi e tre piani interrati dedicati ai parcheggi. Entro le 12 di venerdì 13 settembre è stato possibile presentare un’offerta per l’asta giudiziaria. Quasi scontato l’esito. Visto l’impegno per l’offerta minima, sarà programmata una nuova asta con il prezzo di partenza abbassato.