Mozione del consigliere Ottobre: “Il tesoretto di Arco per emergenza sanitaria e attività economiche”

Il consigliere comunale di Arco Mauro Ottobre ha presentato una mozione per sostenere le categorie economiche e prevedere un piano in caso di eventuale ondata di ritorno dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia covid-19. Una richiesta fatta dall’ex parlamentare che tiene conto dello stato di emergenza sul territorio nazionale per il rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
“La crisi sanitaria dovuta alla diffusione del contagio da Codiv-19 – scrive Ottobre – sta provocando anche un’emergenza sociale senza precedenti che colpisce in particolar modo i soggetti tradizionalmente più vulnerabili. Questo specialmente nel nostro comune considerando che circa il 35% della popolazione arcense supera i 55 anni di età.
Tenuto conto che l’avanzo del Comune di Arco ammonta a circa 13 milioni di Euro lordi dei quali quasi dieci sono immediatamente spendibili (come confermatomi dal dirigente dell’area finanziaria Franzinelli) per investimenti in opere o contributi per la ripresa economica, chiedo con questa Interrogazione che l’importo di sopravanzo descritto a disposizione del Comune sia destinato in buona parte a sostegno dell’emergenza sanitaria in atto, a favore dei cittadini arcensi e alle attività economiche. Per la corretta distribuzione delle risorse ritengo sia urgente costituire una commissione consigliare per predisporre i regolamenti necessari e i modi di distribuzione, che preveda la presenza dei rappresentanti delle categorie economiche e sociali della nostra comunità. Inoltre ritengo necessario progettare un piano di salvaguardia della popolazione tramite l’acquisto preventivo e la successiva redistribuzione (in caso di una nuova ondata di epidemia covid-19) di dispositivi di protezione individuali (mascherine). Chiedo infine di salvaguardare le Case di Riposo RSA e di attivarsi presso la Provincia Autonoma di Trento prendere accordi con le Case di cura private che presentino disponibilità di posti letto, da utilizzare in caso di un eventuale ondata epidemiologica di ritorno”.