Merlino e i cavalli: il viaggio di Giada Rigatti tra natura, libri e rinascita

Ci sono momenti della vita in cui il destino sembra chiudere una porta, ma lo fa per indicarne un’altra, forse più autentica. È ciò che è accaduto a Giada Rigatti, scrittrice e studiosa arcense di 32 anni, quattro lauree appese alla parete, che dopo anni di insegnamento ad Arco ha scelto di voltare pagina e costruirsi una nuova esistenza, più vicina alla natura e al suo sentire profondo.
Oggi Giada vive immersa nel bosco del Bleggio Superiore, in una casa che racconta di silenzio, di radici e di rinascita. Non è stato un percorso semplice: la mancata riconferma della cattedra, unita alla dolorosa esperienza di uno stalker, l’hanno portata a interrogarsi su chi fosse davvero e su quale strada intraprendere. La risposta è arrivata dal ritorno a un mondo che l’aveva sempre affascinata: quello dei cavalli. Nel maneggio di Denis Zambotti, tra Fiavé e Bleggio, Giada ha riscoperto l’amore infantile per questi animali (andava spesso a coccolare quelli dello zio Mario), un amore che oggi coltiva anche professionalmente, lavorando come tecnico veterinario per Alma Mater Studiorum di Bologna e collaborando in forma puramente accademica con l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani.
La natura, i boschi, gli animali: non semplici sfondi, ma compagni di vita, simboli di un nuovo modo di abitare il mondo. Giada racconta che qui ha ritrovato pace, forza e un ritmo meno burocratico e più umano, con il sostegno costante dei genitori, Catia e Antonio.
Eppure, accanto a questa rinascita personale, prosegue la sua attività di autrice. Dopo due libri già pubblicati e altri tre in cantiere, è appena uscito “Merlino: tra Natura, Misticismo e Demonologia”, un saggio che porta il lettore dentro le leggende e i misteri del più celebre mago della tradizione occidentale. Il testo, chiaro e appassionato, mostra Merlino non solo come il personaggio fantastico che tutti conoscono, ma come simbolo di un sapere antico, legato alle radici celtiche e al rapporto con la natura. Giada ci accompagna a scoprire come questa figura sia stata trasformata dal passaggio al cristianesimo, che ne ha modificato i contorni spirituali, rendendolo ponte tra il sacro e il profano. Non si tratta quindi di un libro solo per studiosi, ma di un’opera che può affascinare chiunque ami i miti, le leggende e i grandi interrogativi sull’uomo e sul divino. Con uno stile semplice e ben organizzato, Giada Rigatti consegna al pubblico un saggio che è al tempo stesso informativo e riflessivo, capace di stimolare domande e di lasciare nel lettore il desiderio di andare oltre le pagine.
La sua nuova vita nel cuore del Trentino e la sua ultima opera dedicata a Merlino si intrecciano in una sola direzione: quella di chi ha scelto di credere nella forza dei simboli, nella saggezza della natura e nella libertà di ricominciare.