Mauro Ottobre: “Buon Natale e… a maggio andate a votare!”

Nicola Filippi24/12/20246min
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La presentazione ufficiale del “suo” progetto civico, in vista delle prossime elezioni comunali, avverrà dopo le festività natalizie. Nel frattempo, Mauro Ottobre, ex deputato e ex presidente del Consiglio comunale di Arco (nella foto con Vittorio Sgarbi), ha inviato a tutti gli aficionados un messaggio d’auguri di buone feste, approfittando dell’occasione per spiegare, per sommi capi, anche il prossimo programma elettorale. Ma soprattutto, il prossimo candidato sindaco del nuovo polo civico invita i suoi concittadini a non disertare le urne all’appuntamento di maggio, dopo tutti gli sconvolgimenti provocati dai recenti eventi giudiziari che hanno scosso il Trentino e l’Alto Garda. Dieci minuti e spiccioli di messaggio audio, quelli inviati via Whatsapp dall’ex deputato Ottobre. Il quale chiama all’impegno civico cittadine e cittadini, “a contribuire, con un’assunzione di responsabilità, per ritrovare la strada che ci riporti ad essere orgogliosi di vivere in un territorio bello come il nostro. Siamo l’Arco di Giovanni Segantini, dell’Arciduca Alberto, di Gianni Caproni, ma anche dell’ultimo re di Napoli.”
“Da oltre un anno stiamo lavorando a un progetto civico che prevede solo liste civiche, per cittadine e cittadini, senza partiti, perché vogliamo unità sulle idee e non divisioni ideologiche – premette – la politica provinciale ha sempre goduto delle divisioni, degli scontri tra partiti. Con la conseguenza che, ad esempio, quando ci hanno tolto i 20 milioni di euro per finire l’ospedale di Arco e fare quello nuovo di Mezzolombardo, in tempi record, nessuno ha fatto obiezioni. Perché avere padroni significa obbedire. Ecco, noi non vogliamo avere padroni. E obbedire a nessuno. Ma a Trento chiederemo il rispetto della volontà popolare degli arcensi, come lo hanno ottenuto le amministrazioni comunali in Trentino che sono governate da liste civiche”.
“Dobbiamo ritrovare il senso di comunità che affonda le radici nella storia di Arco, nelle sue dinamiche, a volte complesse, che ci hanno portato ad essere il quarto comune del Trentino, in termini di popolazione, e il più grande in termini di superficie dell’Alto Garda e Ledro – spiega Ottobre – lo sconforto delle ultime vicende giudiziarie non possono lasciare spazio a future politiche dei No, cavalcando e speculando sulle paure dei cittadini, perché vi è il rischio di allontanare ancora di più la popolazione dalle istituzioni e di bloccare le scelte future che non possiamo più procrastinare. Certo – sottolinea -, occorre dotarsi di anticorpi e di nuovi strumenti istituzionali per tenere lontano la politica del compromesso al ribasso”.
Per Ottobre è arrivato il momento delle “risposte ai troppi problemi che ha il nostro Comune e non possiamo far finta di niente”. E prende ad esempio la città di Riva del Garda: “Ci accorgiamo che nella gestione degli edifici pubblici e delle opere pubbliche ci ha sorpassato notevolmente – afferma Ottobre – ad Arco abbiamo ben 18 immobili pubblici, molto importanti, fatiscenti e in stato di abbandono, con un decoro di strade e di marciapiedi che non è più accettabile. Come non è più accettabile vedere che nel verde si abbia investito poco, basta vedere il parco delle Braile”.
Parlando del tema sicurezza, Ottobre suggerisce di uscire dalla convenzione con la Comunità di valle nella gestione del Corpo di Polizia Locale. “Anni fa è stato ceduto il comando dei vigili urbani al Comune di Riva del Garda, con una spesa aumentata di oltre 900mila euro per le nostre casse comunali, creando il Corpo di Polizia Comprensoriale – spiega – questo nuovo ente, a nostro avviso, non è percepito dalla comunità, in quanto la divisa non rappresenta più una persona vicina al cittadino, ma un evidente distacco per la poca presenza sul territorio dei vigili e per le politiche di polizia che nulla centrano con i vigili urbani, pensiamo alle auto civetta o ai posti di blocco notturni. Per questi servizi ci sono altre forze dell’ordine. Oggi un vigile presta servizio ad Arco, dopo domani a Riva, la settimana prossima a Ledro. Così facendo non avremo mai la territorialità che ci garantisce la sicurezza. Per tali ragioni vogliamo ricostruire il Comando dei vigili urbani di Arco, uscendo dalla convenzione con la Comunità di valle. I nostri vigili devono svolgere servizio tutti i giorni sul nostro territorio, mediante il vigile di quartiere. Il nuovo comando verrà all’ex Villa Elena, ora in stato di abbandono”.
Sul tema degli appartamenti turistici, infine, il prossimo candidato sindaco è drastico: “La non applicazione delle strutture ricettive alberghiere di oltre vent’anni fa ha permesso a tanti cittadini di sfruttare le seconde case per gli affitti turistici, ma anche perché non vi sono garanzie a sufficienza per gli affitti di lunga durata – conclude – Occorre quindi operare urgentemente, senza aumentare nuove volumetrie, ma trasformandole in nuove strutture per residenti. Immobili vuoti nella nostra Arco non ne mancano certamente”.