Martiri del 28 giugno: celebrato il 78° anniversario
Il 28 giugno 2022 si è svolta, a Nago in modo congiunto dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole, la solenne cerimonia di commemorazione dei Martiri, in memoria dei fatti tragici dell’estate del 1944, quando i militari delle SS agli ordini del maggiore Rudolf Tyrolf, comandante della polizia tedesca di Bolzano, fecero una violenta azione repressiva: tra Riva del Garda, Arco, Nago e Torbole furono assassinate undici persone, compiuti arresti e torture.
La giornata di commemorazioni è iniziata alle 8 del mattino a Riva del Garda con i tradizionali rintocchi della Renga, la campana della torre civica Apponale.
La cerimonia è proseguita con la deposizione della corona di fiori alla lapide nella loggia pretoria.
La cerimonia congiunta a Nago ha avuto inizio alle ore 18 al Cimitero Antico con la benedizione e deposizione di una corona di fiori sulla tomba di Gioacchino Bertoldi, per il centenario della nascita.
I corteo, preceduto dalla Fanfara alpina di Riva del Garda, si è recato al monumento di via Scipio Sighele, con tappa alla lapide della scuola elementare per la cerimonia di deposizione di una corona di fiori, e alla fontana della stessa via. Successivamente c’è stata l’esecuzione, da parte della Fanfara, dell’Inno d’Italia.
Il corteo è quindi ripartito alla volta della Piazzola, dove era stato allestito un palco per gli interventi delle autorità e della sig.ra Donatella De Bonetti. Ha preso la parola per primo il sindaco Morandi, che ha osservato come mai si sarebbe aspettato, dopo tanti anni in cui si celebrano cerimonie che ricordano fatti tragici di guerre del passato, di ritrovarsi in una situazione di guerra, quella causata dall’invasione russa dell’Ucraina.
Ha preso poi la parola Mario Cossali, presidente dell’Anpi trentina e storico, che ha ripercorso i fatti del 28 giugno 1944 e nominato una a una le undici vittime: ad Arco Giuseppe Ballanti, Giovanni Bresadola, Giuseppe Marconi e Federico Toti; a Riva del Garda Antonio Gambaretto, Eugenio Impera, Augusto Betta e Enrico Meroni; a Nago Gioacchino Bertoldi; a Limone Franco Gerardi; a Rovereto Angelo Bettini.